Nell'inferno di Suviana, i sommozzatori fino al piano -8 della centrale: "Mai visto nulla del genere"

Nell'inferno di Suviana, i sommozzatori fino al piano -8 della centrale: Mai visto nulla del genere
Today.it INTERNO

Erano circa le 23, dello scorso 9 aprile, quando gli ingegneri hanno dato ordine di interrompere le ricerche per necessarie verifiche. Al piano -8, al buio, privi di visibilità, nella speranza di poter ritrovare qualche superstite, stavano operando in condizioni estreme i sommozzatori della guardia di finanza di Rimini. Sono partiti in sei dalla caserma di via Lucio Lando, sede del reparto aeronavale, a due passi del Porto Canale, con un unico pensiero: poter dare una mano nell’emergenza. (Today.it)

La notizia riportata su altri giornali

Ho l’impressione che il Sindacato Confederale abbia un problema di riconoscimento e rappresentazione della realtà. Cerco di spiegarmi con un esempio “importante” ma riconducibile anche a situazioni meno clamorose, quello dell’incidente alla centrale ENEL di Suviana: non si conoscono ancora le cause ma la CGIL e i suoi alleati hanno già deciso che la causa sta nella catena di subappalti che usa come carne da cannone i precari e la motivazione nella famelica ricerca di extraprofitti, nonché nell’indifferenza criminale delle aziende in materia di norme per la sicurezza. (Start Magazine)

È passata una settimana dalla terribile esplosione nella centrale idroelettrica di Bargi, al bacino di Suviana situato sull'appenino bolognese, al confine con la Toscana. Una tragedia nella quale sono morte sette persone. (Prima la Martesana)

L'esplosione nella centrale idroelettrica di Suviana non è stato un errore. Ma cosa sarebbe stato allora a causare lo scorso 9 aprile l'incidente costato la vita a sei persone? Strage Suviana, la verità della centrale di Bargi dalla scatola nera: la turbina ha surriscaldato gli olii (ilmessaggero.it)

La tragedia di Suviana. L'addio ad Alessandro slitta di alcuni giorni: non c'è ancora la data

Franchina era il più giovane. Era sposato da poco più di un anno ed era padre di una bimba da appena due mesi. (95047)

Il primo a essere fissato è quello di Vincenzo Franchina , 36 anni, la vittima più giovane del disastro della centrale di Bargi. Era sposato da poco più di un anno ed era padre da appena tre mesi. (Gazzetta del Sud)

E ad una settimana esatta non c’è ancora la data del funerale. Ieri mattina, anche dopo alcune notizie fatte trapelare dalla Procura di Bologna sul dissequestro delle salme dei sette tecnici morti nello scoppio e nell’allagamento della centrale, sembrava che le esequie venissero fissate per domani. (LA NAZIONE)