“Il rating dell’Italia passa da negativo a stabile”. La scelta di Standard and Poor’s
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S&P Global Ratings ha confermato il rating BBB dell'Italia, ma ha migliorato l'outlook da negativo a stabile. La decisione di S&P conferma lo scenario ipotizzato di ritorno dello spread nel range 100/120 punti base entro fine anno", ha concluso Cesarano. (Milano Finanza)
L’agenzia di rating S&P Global, un po' sorpresa, ha invece rivisto da «negativo» a «stabile» l’outlook relativo alle prospettive future della nostra economia confermando il rating BBB (due gradini sopra il livello speculativo) assegnato a marzo all’Italia. (La Stampa)
S&P ritiene infatti che l'Italia che ", le misure economiche adottate per contenere la crisi da parte di Italia, BCE e Unione europea, diano alle autorità italiane un'opportunità per riavviare la crescita economica e per invertire il deterioramento dei risultati di bilancio". (Teleborsa)
A nostro parere questo impegno permetterà a governo di finanziarsi a tassi nominali di circa lo 0,8% in media contro il 2,5% medio del suo attuale stock di debito”. Ma avverte anche che “la ripresa dei contagi in Italia e fra i suoi partner commerciali “comportano rischi al ribasso per queste stime”. (Il Fatto Quotidiano)
Dobbiamo però essere consapevoli che i numeri su cui si basa la nota di aggiornamento del documento di economia e finanza non sono più realistici. Questo comporta chiari programmi per il Recovery Fund e un piano per la sanità da finanziare subito con il Mes. (Corriere della Sera)
A metà mese ha collocato triennali con rendimento negativo e, per la prima volta nella storia, a cedola zero. Insieme alla possibilità di ridurre il costo del debito, questo rassicura le agenzie di rating". (la Repubblica)