Sostegni bis, partiti (in ritardo) i bonifici autmatici per 1,8 milioni di partite Iva

la Repubblica ECONOMIA

Pertanto, se per il contributo a fondo perduto del primo decreto Sostegni si era optato per l'erogazione tramite bonifico postale o bancario, il contributo automatico del decreto Sostegni bis viene accreditato sullo stesso conto corrente bancario o postale.

Soldi che andranno, dunque, a chi aveva già beneficiato del contributo previsto dal primo decreto Sostegni (Dl n.

Il Sostegni bis ha infatti disposto che al contributo automatico si affianchi un contributo che prevede la compilazione di un'apposita domanda. (la Repubblica)

Se ne è parlato anche su altri media

“La misura prevede un ristoro a fondo perduto che va ad un minimo di 2 mila euro – spiega l’assessore Quaresimale – fino a 4 mila euro per i professionisti e gli autonomi che hanno personale regolarmente assunto. (Terre Marsicane)

Ma senza contributi figurativi ci ritroveremo, alla fine della vita lavorativa, con un anno di buco ai fini della pensione“. “Per quanto riguarda i professionisti iscritti a casse privatizzate, ognuna si è mossa in autonomia ma per la maggior parte hanno differito la scadenza. (Il Fatto Quotidiano)

Contributo a fondo perduto professionisti e partite Iva: via ai pagamenti automatici del DL Sostegni Bis. L'Agenzia delle Entrate ha disposto i pagamenti dei contributi a fondo perduto riconosciuti in via automatica dal Decreto Sostegni bis. (ingenio-web.it)

“Decreto sostegni bis, a imprese e partite Iva oltre il 30% degli aiuti”. Bonifici decreto Sostegni Bis: le critiche per i ritardi. Prima della comunicazione ufficiale del Mef, sono state diverse le lamentele poste alla macchina burocratica italiana. (Forbes Italia)

Secondo un comunicato di Mef e Agenzia delle Entrate, si tratta di 1,77 milioni di bonifici, per un totale di circa 5 miliardi, che, senza nuove istanze, verranno accreditati sui conti correnti di chi aveva richiesto e ricevuto l’aiuto previsto dal primo decreto Sostegni. (Milanoevents.it)

Per chiudere la partita IVA bisogna presentare all’Agenzia delle entrate il modello AA9/12 entro 30 giorni dalla cessazione dell’attività. Si prosegue poi con la compilazione del modello seguendo le istruzioni che sono allegate allo stesso (nel caso di cessazione attività, non bisogna compilare tutte le voci). (PMI.it)