Vaccini Pfizer in ritardo, slittano altri 5mila richiami

Il Resto del Carlino ECONOMIA

"Nuovo slittamento nelle consegne di Pfizer – spiega L’Ausl – è dunque necessario spostare circa 5000 somministrazioni di seconde dosi.

Chiediamo scusa per il disagio arrecato a coloro che hanno avuto l’appuntamento posticipato, ma voglio assolutamente rassicurare che sarà loro somministrata la seconda dose nei tempi che garantiscono la sicurezza ed efficacia del vaccino"

E’ la strategia per immunizzare più persone possibili visti i ritardi delle dosi Pfizer e la dilatazione dei giorni - confermata da Aifa - che possono trascorrere tra una dose e l’altra. (Il Resto del Carlino)

La notizia riportata su altre testate

Covid, è probabile che servirà una terza dose del vaccino Pfizer. L’annuncio arriva direttamente da Albert Bourla, che ha parlato ai microfoni della Cnbc. Con ogni probabilità servirà procedere con la somministrazione della terza dose del vaccino Pfizer per garantire l’immunità alle persone vaccinate. (News Mondo)

È quanto ha detto l'amministratore delegato di Pfizer, Albert Bourla, in alcune esternazioni espresse ad aprile e che sono state rese pubbliche solo ora. «È estremamente importante diminuire il numero di persone che possono essere suscettibili al virus», ha poi ribadito Bourla. (Ticinonline)

Anche il vaccino di Moderna, che utilizza una tecnologia simile a quella di Pfizer, si è dimostrato molto efficace a sei mesi Le parole del CEO di Pfizer Albert Bourla. Il CEO di Pfizer Albert Bourla ha affermato che probabilmente ci sarà bisogno di una terza dose del vaccino anti Covid-19 entro 12 mesi dalla vaccinazione completa. (BlogSicilia.it)

“Uno scenario probabile è che ci sarà bisogno di una terza dose, più o meno tra 6 e 12 mesi” dopo la seconda dose. E’ il ceo della Pfizer, Albert Bourla, a delineare il quadro nelle dichiarazioni alla Cnbc. (TV Sette Benevento)

E’ il ceo della Pfizer, Albert Bourla, a delineare il quadro nelle dichiarazioni alla Cnbc. “E’ estremamente importante eliminare il bacino delle persone che possono essere esposte al virus”, aggiunge Bourla (QuiFinanza)

Il farmaco, infatti, ha un'efficacia superiore al 91% contro il coronavirus e superiore al 95% nel contrastare la forma grave della malattia anche 6 mesi dopo la somministrazione della seconda dose. E, di nuovo, le varianti avranno un ruolo fondamentale", ha spiegato Bourla in un'intervista alla Cnbc. (Liberoquotidiano.it)