IL VIDEO. Blinken: Usa e Cina terranno primo colloquio su intelligenza artificiale

IL VIDEO. Blinken: Usa e Cina terranno primo colloquio su intelligenza artificiale
il Dolomiti ESTERI

Roma, 26 apr. Stati Uniti e Cina terranno nelle prossime settimane i loro primi colloqui per gestire i rischi dell'intelligenza artificiale: lo ha detto il segretario di Stato Antony Blinken da Pechino dopo aver incontrato il presidente cinese Xi Jinping, aggiungendo che i due paesi condivideranno "le rispettive opinioni sui rischi e i problemi di sicurezza legati all'intelligenza artificiale avanzata". (il Dolomiti)

Ne parlano anche altre testate

Stanislav Lobotka è un obiettivo del Barcellona, i blaugrana nelle ultime ore, avrebbero compiuto mosse decisive. Prestazioni solide e di qualità, come nello stile del centrocampista ex Celta Vigo, in grado di attirare a sé prima gli occhi dell’Arabia Saudita, che già la scorsa estate lo aveva tentato e successivamente, quelle dei top club europei, il Barcellona su tutti. (Spazio Napoli – News Napoli Calcio e Calciomercato Napoli)

Entrambi hanno parlato di "progressi" nelle relazioni tra Usa e Cina in diversi settori, a seguito dell'incontro di novembre tra Biden e Xi, sebbene restino "tante questioni da risolvere" e "divergenze" da (Secolo d'Italia)

Leggi tutta la notizia E gli Stati Uniti, se Pechino non cambierà rotta, sono pronti ad agire. (Virgilio)

Navalny, “per 007 Usa Putin non ordinò la morte”

"Il ritiro non è punitivo ma deve essere produttivo". Francesco Calzona chiarisce che portare la squadra in albergo a Caserta sin da oggi in vista della partita di domenica pomeriggio con la Roma non è a suo giudizio alla volontà di punire la squadra per recenti deludenti prestazioni, ma risponde a un'esigenza di diversa natura. (Firenze Viola)

Gli Stati Uniti agiranno se la Cina non smetterà di fornire alla Russia materiale, «non in termini di armi ma di componenti per la base industriale della difesa», che è utilizzato per l'aggressione all'Ucraina. (ilgazzettino.it)

(Adnkronos) – La morte del dissidente russo Alexey Navalny, avvenuta lo scorso febbraio in una colonia penale nell’Artico, probabilmente non fu ordinata direttamente dal presidente Vladimir Putin, nonostante le dure critiche mosse dall’oppositore al capo del Cremlino. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)