Domenica delle Palme, in 20 alla messa: bloccati e denunciati! Le parole di Salvini fanno discutere

AreaNapoli.it INTERNO

Le parole del leader della Lega sono state sicuramente deleterie in questo periodo attuale dove il rispetto delle regole e delle distanze risulta senza alcun dubbio estremamente fondamentale.

In periodo di Coronavirus, gli assembramenti non sono permessi ed è per questo che 20 persone sono state prima bloccate e poi denunciate.

Il restare a casa è fondamentale per evitare il diffondersi del virus di persona in persona. (AreaNapoli.it)

Ne parlano anche altri media

Coronavirus, Matteo Salvini: "Io chiederei agli italiani i soldi per far ripartire il Paese: non credo a strumenti come il Mes che significherebbe una patrimoniale, un debito sulle spalle dei nostri figli, o lavoro ancora più precario. (La7)

Il leader della Lega, Matteo Salvini, ribadisce la sua opposizione al Fondo Salva-Stati e minaccia di sfiduciare il governo in piena emergenza coronavirus, se l'esecutivo di Giuseppe Conte dovesse aprire all'utilizzo del Mes per far fronte alla crisi economica derivata dalla pandemia. (Fanpage.it)

Così il leader della Lega, Matteo Salvini, ribadisce la sua ferma opposizione al fondo salva Stati come possibile risposta dell'Ue alla crisi generata dall'emergenza Coronavirus. Nel suo post su twitter, Salvini riporta la notizia secondo cui l'Italia sarebbe "vicina all'accordo sul Mes" e si dice pronto a sfiduciare il governo guidato da Giuseppe Conte. (Adnkronos)

«Si può andare dal tabaccaio – ha affermato Salvini – perché senza sigarette non si sta, per molti è fondamentale anche la cura dell’anima oltre alla cura del corpo. LE PAROLE DI UN SACERDOTE. «Caro #Salvini, oggi le chiese sono chiuse, perché noi preti rispettiamo la legge del nostro paese. (VoceControCorrente.it)

Salvini commentava la notizia pubblicata dalla stampa "Italia vicina all'accordo sul Mes". Roma, 6 apr. (Tiscali.it)

Apprezza chi al governo fa cose concrete, apprezza i sindaci. Coronavirus, Matteo Salvini: "Il Paese apprezza i gesti concreti, i gesti dei governatori che, per primi, in Veneto e Lombardia, con Zaia e Fontana, hanno chiesto misure rigide. (La7)