Totò diventa un brand, pizzerie e ristoranti devono cambiare nome: «No all'uso indiscriminato della sua immagine»

I famigliari del defunto attore e comico Totò stanno cercando di tutelarne l'immagine e hanno richiesto il cambio di denominazione per tutti quei locali che usano riferimenti al "principe". Totò sarà registrato, infatti, come un vero e proprio marchio e solo in certe circostanze i suoi eredi stanno concedendo l'utilizzo. Totò diventa un brand Pizzeria 'Totò' e ristorante 'A livella': presto i titolari dei locali con questo nome potrebbero ricevere una diffida che li sollecita a cambiare denominazione. (leggo.it)

Se ne è parlato anche su altre testate

È accaduto a Napoli, ma anche in tante altre città italiane, da Torino a Bologna, da Latina a Porto d’Ascoli. L’iniziativa è partita dagli eredi di Antonio de Curtis, il cui nome diventa così a pieno titolo un brand utilizzabile solo da chi lo possiede (cioè la famiglia) o da chi è autorizzato a farlo. (il Resto del Carlino)

La diatriba è di quelle forti e attualissima. Brand sì, brand no. (ilmattino.it)

Una nipote: «Ho persino trovato bottiglie di vino con l'etichetta "'A Livella" (Avvenire)

Via il nome di Totò, l’immagine, i titoli delle opere e le citazioni dei film da pizzerie, trattorie e altri locali commerciali. (La Repubblica)

Elena De Curtis è la nipote di Totò, la figlia di Liliana, impegnata da sempre a raccontare il genio del principe della risata, ma anche a tutelarlo. Cosa sta succedendo? «Ci imbattiamo nell’utilizzo del suo nome, ma anche della sua immagine e delle suo opere, senza nessun rispetto per il diritto che li tutela. (ilmessaggero.it)

A Napoli la questione è divisiva, il principe De Curtis è l’emblema della città e della sua arte. Brand sì, brand no. (ilmessaggero.it)