Ilaria Salis ancora in manette, tribunale rifiuta i domiciliari: presidio a Napoli per chiedere la liberazione

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Il tribunale ha negato i domiciliari a Ilaria Salis. In diverse città sono state organizzati presidi per chiederne la liberazione. A Napoli decine di persone sostengono uno striscione con scritto: “Ilaria Salis libera ora!”. La donna, dopo 13 mesi di carcere, è stata nuovamente portata in aula con i polsi e le caviglie strette nelle catene, oltre che tenuta al guinzaglio da un’agente. A nulla è servito il clamore mediatico rispetto all’ultima apparizione della detenuta, accusata di due aggressioni e di far parte di un’organizzazione criminale. (Virgilio Notizie)

La notizia riportata su altri media

Significa che in 13 mesi il governo italiano non ha fatto nulla di concreto per sottrarla a condizioni inumane e degradanti. Senatrice, di nuovo le catene, di nuovo il guinzaglio. Nonostante il polverone sollevato dalla prima udienza, in Italia e in Europa. (Il Manifesto)

"A questo punto dovrò fare una chiamata al Quirinale per cercare di avere una mano dal presidente della Repubblica" Lo ha detto Roberto Salis, intervistato a Piazza pulita su La7. Per il padre di Ilaria, "è inutile stare a discutere in un paese dove le leggi del diritto sono totalmente calpestate". (Gazzetta di Parma)

La donna, detenuta in Ungheria con l’accusa di aver aggredito due militanti neonazisti, è arrivata stamani in Aula al Tribunale di Budapest per un’udienza, ancora in manette e catene, come era avvenuto a gennaio. (Quotidiano del Sud)

A notarla per primo è Christian Raimo, il movimentista di sinistra che si presenta come il difensore unico dell'antifascismo. Uno che, per inciso, pochi minuti dopo avrebbe detto: "Io insegno a scuola e penso che sia giusto picchiare i nazifascisti", a proposito del caso di Ilaria Salis che proprio per l'accusa di aver partecipato al pestaggio di un esponente di estrema destra in strada a Budapest è in carcere in Ungheria da 13 mesi. (Liberoquotidiano.it)

Ilaria Salis non ha ottenuto gli arresti domiciliari. Questo ha deciso il giudice di Budapest nell'udienza che si è tenuta questa mattina, sostenendo il persistente rischio di fuga per l'insegnante 39enne. (ilGiornale.it)

Ma chi politicizza davvero? Si alza la tensione tra Mosca e Parigi. La ministra degli Esteri russa attacca Macron: "I napoleoncini che minacciano di inviare truppe in Oriente ricordino la caduta di Parigi". (Repubblica TV)