Provincia di Rieti, summit in Sala Giunta con i rappresentanti sindacali dei lavoratori di Poste Italiane

Rieti Life ECONOMIA

Provincia di Rieti, summit in Sala Giunta con i rappresentanti sindacali dei lavoratori di Poste Italiane Lunedì nella Sala Giunta della Provincia di Rieti, con il Presidente Roberta Cuneo si è tenuto un primo incontro con i rappresentanti sindacali delle lavoratrici e dei lavoratori delle Poste Italiane. Tema del confronto, la proposta contenuta nel DPCM 136 del 25.01.2024 approdato nei giorni scorsi in commissione trasporti e bilancio del governo, che prevede tra l’altro la privatizzazione di fatto di Poste Italiane, vendendo il 29,6 % delle quote oggi in mano al Mef. (Rieti Life)

La notizia riportata su altri media

Vale 4,4 miliardi la quota del capitale azionario di Poste Italiane detenute dal Mef (29,7%), risorse che – qualora si decidesse di collocare l’intero pacchetto sul mercato – sarebbero destinate alla riduzione del debito pubblico italiano, insieme a quelle attese dal piano di dismissione degli asset detenuti dallo Stato, annunciato nella Nadef, che nell’arco di un triennio (2024-2026) dovrebbe assicurare un introito di circa 20 miliardi (un punto di Pil) da destinare all’abbattimento del rapporto debito/Pil, portandolo al di sotto del 140%. (Quotidiano del Sud)

Le rassicurazioni arrivano dal ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, audito in Parlamento sul decreto per la ulteriore privatizzazione di Poste. Oggi il Tesoro detiene quasi il 65% della società, fra partecipazione diretta (29,3%) e indiretta, tramite la controllata Cassa Depositi e Prestiti (35%). (Corriere della Sera)

Il piano prevede importanti obiettivi di crescita e trasformazione. Ecco alcuni punti chiave: Poste: la Cisl tra i lavoratori per il Piano Industriale (Termoli Online)

“Le parole del ministro Giorgetti attestano, oltre ogni ragionevole dubbio, lo stato di confusione in cui versa il governo riguardo la svendita di Poste Italiane”. A dirlo è il segretario nazionale Slc Cgil Nicola Di Ceglie, commentando quanto reso noto dal titolare del dicastero dell'Economia durante l'audizione di mercoledì 27 marzo alla Camera. (Collettiva.it)

Laddove si procedesse alla cessione dell'intera partecipazione direttamente detenuta dal Mef, ferme rimanendo le valutazioni che potranno essere effettuate in merito al mantenimento della partecipazione pubblica maggioritaria nel capitale, il controvalore desunto sulla base dei più recenti dati di mercato disponibili potrebbe ammontare a circa 4,4 miliardi". (QUOTIDIANO NAZIONALE)

La Nadef 2023 prevede, infatti che la dismissione delle società partecipate dello stato possano generare in tre anni risorse per 20 miliardi di euro, ma non contempla che ci possa essere la cessione del controllo. (Economy Magazine)