Giulio Regeni, "vidi sul corpo evidenti segni di tortura": la testimonianza

Adnkronos INTERNO

La testimonianza dell'ambasciatore Maurizio Massari sentito in aula nel processo contro i quattro 007 egiziani accusati del sequestro e dell'omicidio del ricercatore friulano davanti alla Corte di Assise di Roma "Mi recai personalmente nell'obitorio dove era tenuto il corpo di Giulio. Erano evidenti segni di torture, dei colpi ricevuti su tutto il corpo con ematomi e segni di fratture e tagli". Così l’ambasciatore Maurizio Massari sentito in aula come testimone nel processo davanti alla Prima Corte di Assise di Roma che vede imputati quattro 007 egiziani accusati del sequestro e dell’omicidio di Giulio Regeni, il ricercatore friulano rapito, torturato e ucciso in Egitto nel 2016 (Adnkronos)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Il drammatico racconto arriva dall'ex ambasciatore italiano al Cairo, Maurizio Massari, sentito come testimone nel procedimento che si sta svolgendo davanti alla prima corte d'Assise della Capitale a carico di quattro 007 egiziani per la morte di Giulio Regeni (leggo.it)

"Mi recai personalmente nell'obitorio dove era tenuto il corpo di Giulio. Leggi tutta la notizia (Virgilio)

I genitori di Giulio Regeni arrivano a piazzale Clodio per l'udienza al processo per l'omicidio del figlio. (Corriere TV)

“Abbiamo continuato a chiedere frequentemente un incontro con il ministro dell’Interno egiziano Ghaffar, ma questo veniva sempre rimandato. A raccontarlo l’ex ambasciatore italiano al Cairo, Maurizio Massari, nel corso della sua testimonianza durante l’udienza del processo sul sequestro, le torture e l’uccisione di Giulio Regeni, davanti alla Prima Corte d’Assise. (Il Fatto Quotidiano)

Queste le parole dell’avvocata Alessandra Ballerini, legale dei genitori di Giulio Regeni, al termine dell’udienza del processo davanti alla Prima Corte d’Assise che vede imputati quattro agenti della National Security Agency. (Il Fatto Quotidiano)

Segni evidenti delle sofferenze inflitte per giorni in una villetta in uso ai servizi segreti egiziani. Un corpo martoriato dalle torture. (Gazzetta del Sud)