Attentato Mosca, Russia: "Ucraina dietro i terroristi, ecco le prove"

Adnkronos ESTERI

La Russia continua ad accusare l'Ucraina per il coinvolgimento nell'attentato della scorsa settimana a Mosca: sarebbero emerse prove di un collegamento tra gli autori dell'attacco terroristico della sala concerti Crocus e Kiev, come si legge sul canale Telegram del comitato investigativo. "I primi risultati dell'indagine confermano pienamente la natura pianificata delle azioni dei terroristi, l'attenta preparazione e il sostegno finanziario da parte degli organizzatori del crimine - si legge su Telegram- Come risultato della collaborazione con i terroristi detenuti, dello studio dei dispositivi tecnici loro sequestrati e dell'analisi delle informazioni sulle transazioni finanziarie, è stata ottenuta la prova del loro legame con i nazionalisti ucraini". (Adnkronos)

Su altri giornali

Evacuati i civili, l'irruzione in diversi appartamenti Le forze di sicurezza hanno bloccato i militanti armati sospettati di agire nel mondo torbido del terrorismo in diversi appartamenti. (Il Giornale d'Italia)

Le accuse di Putin all’Occidente, a Stati Uniti e Gran Bretagna, come menti occulte dietro l’attentato di Mosca del 22 Marzo alla Crocus City Hall e che ha causato 139 morti, sono reali o fanno parte di un enorme mascheramento della realtà? Servono solo a far propaganda e a dare nuovo slancio agli attacchi e all’invasione dell’Ucraina? Come hanno potuto 4 terroristi introdursi in un teatro pubblico della capitale russa e agire indisturbati? Queste e tante altre domande vengono poste a Dritto e Rovescio, programma di approfondimento politico di Rete4, condotto da Paolo Del Debbio. (Liberoquotidiano.it)

A suggerirlo sarebbero documenti dell’intelligence russa ottenuti da un’organizzazione investigativa con sede nel Regno Unito. Secondo il Dossier Center di Londra, infatti, nei documenti ci sarebbe stata la prova che i tagiki radicalizzati dall’Isis-K – il ramo centroasiatico del gruppo terroristico – avrebbero potuto essere coinvolti in un attacco. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)

La storia non si ripete ma spesso fa rima con sé stessa, diceva Mark Twain. (Corriere della Sera)

Intervistato da Gente, il crooner di Cellino San Marco che nell'ex Impero sovietico gode ancora dello status di rockstar amatissima ottenuto durante la Guerra Fredda ma che dopo l'invasione dell'Ucraina ha deciso di "congelare" ogni rapporto con Vladimir Putin riflette con amarezza sulla situazione in Russia, dal terrorismo islamico alle responsabilità del Cremlino. (Liberoquotidiano.it)

MOSCA – Non sono soltanto i russi a non credere alla rivendicazione dell’Isis dell’attentato del 22 marzo alla Crocus City Hall nei pressi di Mosca. (la Repubblica)