Il superbonus spinge l’edilizia

La Repubblica ECONOMIA

Il superbonus stimola la nascita di imprese edili (+4.971 tra luglio e settembre scorsi) e questo consente al sistema imprenditoriale italiano di tenere le posizioni, aumentando di quasi 24mila unità rispetto al trimestre precedente.

In miglioramento rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente anche le attività di servizio alle imprese (+1.829), le attività immobiliari (+1.561) e quelle dei servizi di informazione e comunicazione (+1.214). (La Repubblica)

Su altri giornali

In miglioramento rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente anche le attività di servizio alle imprese (+1.829), le attività immobiliari (+1.561) e quelle dei servizi di informazione e comunicazione (+1.214). (CASA&CLIMA.com)

Il superbonus 110% spinge la nascita di imprese edili e questo consente al sistema imprenditoriale siciliano di tenere le posizioni, aumentando di 2.404 unità il numero delle imprese. La forma giuridica sempre più ambita rimane la società di capitale (tasso di crescita +0,93%), a seguire ditte individuali con un tasso di crescita di +0,47%. (Economy Sicilia)

Il saldo è risultato positivo per 1.388 unità (nel III trimestre 2019 era stato di sole 575 unità). I SETTORI. Turismo, edilizia (grazie anche al bonus 110) sono stati i settori più vivaci, nonostante la pandemia. (Il Piccolo)

A livello nazionale le imprese attive sono rimaste sostanzialmente invariate nel trimestre estivo: quasi un ritorno alla “normalità” sul fronte dell’apertura di nuove imprese. Rispetto allo stesso trimestre del 2019, le iscrizioni (4.575) sono leggermente diminuite, mentre le cessazioni sono state solo 3.770. (Bologna 2000)

È quanto dichiara il prof. Sandro Simoncini, urbanista, docente a contratto di economia delle imprese all’Università Uninettuno. La pratica dell’“apri e chiudi” è assai diffusa, basti pensare che in Italia non esiste azienda edile che abbia più di vent’anni». (StatoQuotidiano.it)

Unioncamere fa i conti sull’andamento del terzo trimestre 2020 in regione. La crisi da Covid si è “mangiata” nel terzo trimestre dell’anno 2.648 imprese. La più ampia riduzione è per le imprese del commercio (-1.472), segue l’agricoltura (-1.066), minori le perdite nella manifattura, nel trasporto e magazzinaggio, nell’alloggio e ristorazione. (Forlì24Ore)