Mercati testano i minimi e ripartono. Pil Usa delude. Trimestrali Google e Microsoft ottime

Mercati testano i minimi e ripartono. Pil Usa delude. Trimestrali Google e Microsoft ottime
XTB ECONOMIA

Un 25 aprile parecchio movimentato quello di ieri con mercati caratterizzati da forte volatilitá e da dati macro di assoluto rilievo, soprattutto per gli Usa che hanno visto l'uscita del Pil e dei classici dati del giovedí relativi alle richieste iniziali e continue di sussidi disoccupazione. Il tutto é stato accompagnato nel fine serata, a mercati chiusi, delle trimestrali di Google e Microsoft che hanno pubblicato numeri ottimi e che hanno portato a rendimenti stellari nelle negoziazioni afterhours dopo una giornata complessivamente negativa per questi titoli. (XTB)

Su altre testate

Il prodotto interno lordo statunitense, che misura l’ampiezza di beni e servizi prodotti nel periodo gennaio-marzo del 2024 ha registrato un notevole rallentamento, in questa prima parte dell’anno, inferiore persino alle aspettative degli analisti. (La Voce di New York)

Pesa anche la caduta di Meta Platforms. Il titolo della società di Mark Zuckerberg è arrivato a perdere il -15% nell’afterhours, dopo aver previsto ricavi tra 36,5 e i 39 miliardi di dollari per il secondo trimestre del 2024, una stima inferiore alle attese degli analisti a causa dell’aumento dei costi dell’intelligenza artificiale. (business24tv.it)

Piazza Affari (-0,97%) chiude in calo in scia ai dati macro Usa. Ultim'ora News (Milano Finanza)

Pil e inflazione americani allontanano il taglio tassi

In discesa a Wall Street tutti i comparti dell'S&P 500. Tra i peggiori della lista del paniere S&P 500, in maggior calo i comparti telecomunicazioni (-5,09%), beni di consumo secondari (-1,55%) e finanziario (-1,23%). (Finanza Repubblica)

MILANO – Avevamo dipinto questa tornata di conti trimestrali come quella in cui i mercati vogliono vedere i risultati degli investimenti in Ia da parte delle Big Tech, e da questo punto di vista la relazione sugli utili di Meta preoccupa. (la Repubblica)

Sia dal punto di osservazione dello Studio Ovale, sia da quello di Eccles Building, all’orizzonte si va profilando una stagflazione “made in Usa”. Il mostro bicefalo in cui convivono alta inflazione e crescita stagnante è in fieri nelle cifre diffuse ieri dal Bureau of economic analysis (Bea), quelle capaci di gelare i mercati poiché rendono un puntino sempre più indistinto la possibilità di un taglio dei tassi. (ilGiornale.it)