La Nona fa Duecento (anni) ma Beethoven non la sentì

Sarebbe bastata solo questa a renderlo immortale: esattamente duecento anni fa, il 7 maggio 1824 a Vienna, veniva eseguita per la prima volta la Nona di Ludwig van Beethoven, la sua Sinfonia finale. Uno dei momenti supremi della musica, la sua summa. Quattro i movimenti: nell’ultimo irrompe quell’Ode alla Gioia del poeta Friedrich Schiller divenuta, … (Il Fatto Quotidiano)

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Secondo due studiosi americani e un appassionato australiano, che hanno pubblicato i risultati delle loro analisi sulla rivista Clinical Chemistry, sarebbe stato il piombo, presente in dosi altissime nella capigliatura del compositore, ad averlo reso prematuramente sordo e a causare altri gravi problemi di salute, tra cui crampi addominali continui, flatulenza e diarrea, di cui Beethoven si lamentava spesso. (La Nuova Venezia)

Il 7 maggio 1824, a Vienna, di fronte a un migliaio di persone, fu eseguita per la prima volta la Nona Sinfonia. Sono passati duecento anni da quel venerdì imperituro per la musica, in cui la personalità e il genio di Ludwig van Beethoven sono stati setacciati fin nel più intimo recesso. (Liberoquotidiano.it)

Dirigeva il compositore, da tempo completamente sordo. Fin da subito quella partitura gigantesca per durata e numero di musicisti coinvolti – all’orchestra si sommano le voci di un coro e di quattro voci soliste per intonare i versi dell’Inno alla gioia di Friedrich Schi… (la Repubblica)

La Scala celebra il bicentenario della Nona di Beethoven

Lo stesso direttore si è complimentato più volte con l'orchestra, con il Maestro Malazzi, e con i cantanti solisti: il soprano Polina Pastirchak, il mezzosoprano Wiebke Lehmkuhl, il tenore Benjamin Bruns e il baritono Markus Werba. (TGR Lombardia)

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Max Klinger, “Monumento a Beethoven” (1902), realizzato con il fregio di Klimt per la mostra alla Secessione di Vienna, per i 250 della nascita del compositore. Nell’occasione Mahler diresse l’Inno alla Gioia (Avvenire)