PagoPa, il governo va avanti sulla cessione. Il nodo dei rimedi Antitrust e il ruolo della Zecca dello Stato

Corriere della Sera ECONOMIA

Lo Stato potrà mantenere per un periodo il 51% del capitale di Poste Italiane e, anche quando scenderà fino al 35%, conserverà il controllo del gruppo. Le rassicurazioni arrivano dal ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, audito in Parlamento sul decreto per la ulteriore privatizzazione di Poste. Oggi il Tesoro detiene quasi il 65% della società, fra partecipazione diretta (29,3%) e indiretta, tramite la controllata Cassa Depositi e Prestiti (35%). (Corriere della Sera)

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Minuti per la lettura Vale 4,4 miliardi la quota del capitale azionario di Poste Italiane detenute dal Mef (29,7%), risorse che – qualora si decidesse di collocare l’intero pacchetto sul mercato – sarebbero destinate alla riduzione del debito pubblico italiano, insieme a quelle attese dal piano di dismissione degli asset detenuti dallo Stato, annunciato nella Nadef, che nell’arco di un triennio (2024-2026) dovrebbe assicurare un introito di circa 20 miliardi (un punto di Pil) da destinare all’abbattimento del rapporto debito/Pil, portandolo al di sotto del 140%. (Quotidiano del Sud)

1. Passaggio alla Consegna dei Pacchi: Nel settore PCL, Poste Italiane si concentrerà sulla consegna dei pacchi e sul graduale rilascio della corrispondenza. TERMOLI. In occasione della visita presso il Centro Logistico di Termoli il Segretario della CISL Antonio D’Alessandro ha parlato del Piano Industriale 2024-2028 presentato da Poste Italiane Spa il 20 marzo. (Termoli Online)

Questo lo stato alle attuali condizioni di mercato. A tanto ammonta la differenza, immediata, tra mancati dividendi incassati e minori interessi passivi per l’effetto sul debito della prossima cessione di una nuova quota di Poste. (L'HuffPost)

Nelle privatizzazione il Mef non cederà mai il controllo. La Nadef 2023 prevede, infatti che la dismissione delle società partecipate dello stato possano generare in tre anni risorse per 20 miliardi di euro, ma non contempla che ci possa essere la cessione del controllo. (Economy Magazine)

"Le risorse che potranno essere ottenute dalla realizzazione dell'operazione dipenderanno dall'ammontare della quota che sarà collocata sul mercato. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

“Le parole del ministro Giorgetti attestano, oltre ogni ragionevole dubbio, lo stato di confusione in cui versa il governo riguardo la svendita di Poste Italiane”. A dirlo è il segretario nazionale Slc Cgil Nicola Di Ceglie, commentando quanto reso noto dal titolare del dicastero dell'Economia durante l'audizione di mercoledì 27 marzo alla Camera. (Collettiva.it)