Due lettere per mettere all'angolo i Benetton

L'HuffPost ECONOMIA

Mentre il Governo ritiene e ha festeggiato due mesi e mezzo fa una nuova Autostrade con la Cassa sulla plancia di comando.

La prima è quella del nuovo assetto societario di Autostrade, con i Benetton in uscita: la Cassa e Atlantia (la società attraverso cui i Benetton controllano Autostrade), sono a un passo dalla rottura.

Due lettere, di cui Huffpost è venuto a conoscenza, in cui si chiede ai Benetton di rispettare gli accordi del 15 luglio, riassumibili in una condizione vincolante: la Cassa deve essere il perno della nuova Autostrade. (L'HuffPost)

La notizia riportata su altri giornali

Con loro il segretario generale di P. Il premier Giuseppe Conte, come anticipato da alcuni quotidiani, si è confrontato con i ministri Roberto Gualtieri e Paola De Micheli. (Firenze Post)

(askanews) - Il governo prova a uscire dallo Stallo su Autostrade optando per la linea dura e ha inviato una lettera alla holding spiegando che la scelta di procedere da sola alla vendita della controllata viola l'intesa di luglio. (Tendenze online)

Roma, 27 set. E' questa, secondo quanto si apprende, la linea dura adottata dall'esecutivo in occasione del vertice di ieri a Palazzo Chigi al quale hanno partecipato, oltre al presidente del Consiglio Giuseppe Conte, anche i ministri dell'Economia, Roberto Gualtieri e il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Paola De Micheli. (Quotidianodiragusa.it)

Il premier Giuseppe Conte, come anticipato da alcuni quotidiani, si è confrontato con i ministri Roberto Gualtieri e Paola De Micheli. Con loro il segretario generale di P.Chigi Roberto Chieppa e i capi di gabinetto dei ministeri dell'Economia Luigi Carbone e delle Infrastrutture Alberto Stancanelli. (Il Messaggero Veneto)

Anche CDP starebbe inviando una lettera ad Atlantia lamentando l’irrigidimento della società sulle garanzie da fornire”. Trattative agitate fin da subito tra Atlantia e CdP. (Finanzaonline.com)

Secondo alcune fonti governative, quindi, si starebbe prefigurando una situazione “sempre più compromessa”, che potrebbe rafforzare il partito della revoca, ad oggi sceso a patti con una soluzione di mercato più bilanciata, anche se con diversi mal di pancia interni alla maggioranza e alla opinione pubblica. (Genova24.it)