Bankitalia conferma le stime sul Pil 2024 (+0,6%): crescita piccola piccola ma da crisi Mar Rosso impatto limitato sull’inflazione

Bankitalia conferma le stime sul Pil 2024 (+0,6%): crescita piccola piccola ma da crisi Mar Rosso impatto limitato sull’inflazione
FIRSTonline ECONOMIA

Nell’ultimo bollettino economico, Bankitalia stima un’inflazione all’1,3% nel 2024, calano i prestiti alle imprese destinati agli investimenti, mentre nel settore privato gli alti margini di profitto assorbono la ripresa dei salari “In Italia l’attività economica è aumentata in misura contenuta nel primo trimestre del 2024, risultando ancora frenata dalla flessione della manifattura, a fronte di una ripresa nei servizi”. (FIRSTonline)

La notizia riportata su altre testate

Quest'anno l'inflazione diminuirebbe all'1,3 per cento, principalmente per il contributo negativo della componente energetica, risalendo fino all'1,7 nel 2025 e nel 2026. Secondo le proiezioni il PIL crescerebbe dello 0,6 per cento nel 2024 (dello 0,8 escludendo la correzione per le giornate lavorative), dell'1,0 nel 2025 e dell'1,2 nel 2026, beneficiando della ripresa dei redditi reali e della domanda estera. (Finanza Repubblica)

In relazione al Pil vengono confermate le stime già diffuse lo scorso 5 aprile, mentre in tema di aumento dei prezzi è prevista per il 2024 una diminuzione dell’inflazione all’1,3 per cento. Solo ieri, 16 aprile, l’Istat, Istituto nazionale di statistica, aveva ritoccato il dato relativo all’inflazione di marzo 2024 a causa di un’accelerazione tendenziale della stessa dovuta all’attenuazione della flessione dei prezzi dei beni energetici. (QuiFinanza)

In questo caso il «disavanzo sarebbe superiore rispetto a quello tendenziale a legislazione vigente di circa un punto percentuale del Pil in media d'anno nel triennio 2025-27, rimanendo al di sopra del 3% in tutti gli anni dell'orizzonte previsivo». (Corriere della Sera)

Def, Bankitalia: "Con proroga cuneo fiscale incertezza su conti pubblici"

Le audizioni sul Def evidenziano i rischi per i conti pubblici: a rischio anche gli aumenti in busta paga del taglio del cuneo fiscale. (LA NOTIZIA)

Peraltro, negli ultimi trimestri, l’incremento del Pil nell’area euro è stato attorno allo zero, con lieve diminuzione in Germania e limitate crescite in Spagna, Italia e Francia. Il Fondo Monetario Internazionale ha espresso valutazioni problematiche sul debito pubblico in particolare di Italia, Francia e Belgio, mentre non sono brillanti le prospettive di crescita del prodotto interno lordo nell’area euro nei prossimi anni. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

“Un’ulteriore proroga di natura temporanea degli sgravi contributivi accrescerebbe l’incertezza sull’evoluzione futura dei conti pubblici; d’altra parte, rendere strutturali gli sgravi aprirebbe due questioni rilevanti. (LAPRESSE)