Roccella contestata da studenti agli Stati della natalità rinuncia all’intervento: “Questa è censura vera, altro che fascismo”

Roccella contestata da studenti agli Stati della natalità rinuncia all’intervento: “Questa è censura vera, altro che fascismo”
la Repubblica INTERNO

Contestazione rumorosa contro la ministra della famiglia Eugenia Roccella agli Stati generali della natalità. Appena Roccella è salita sul palco, un gruppo di studenti e studentesse si sono alzati in piedi con una serie di cartelli a comporre la scritta: "Sul mio corpo decido io". Dal palco la ministra ha detto: "Avete ragione, oggi non decidete voi". I ragazzi e le ragazze hanno replicato gridando: "Vergogna". (la Repubblica)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Sistema Toti, nuove indiscrezioni dalle indagini: c'è anche l'ipotesi di finanziamento illecito da parte dell'amministrazione di Esselunga Francesco Moncada e Maurizio Rossi, l'editore della testata Primocanale fa. (Repubblica TV)

Quando Gigi de Palo, presidente della Fondazione della Natalità, ha passato il microfono a Roccella, un gruppo di persone presenti in sala ha iniziato a fischiare, scandendo lo slogan: «Sul mio corpo decido io». (Corriere TV)

Natalità, Roccella contestata agli Stati Generali 09 maggio 2024 (Il Sole 24 ORE)

Meloni, contro Roccella gridano libertà poi censurano una donna

"Lo spettacolo ignobile" delle transfemministe che hanno impedito ad Eugenia Roccella di parlare alla Sapienza non poteva lasciare indifferente Sergio Mattarella. (Secolo d'Italia)

La ministra della famiglia Eugenia Roccella contestata da un gruppo di giovani durante gli Stati generali della natalità a Roma rinuncia a parlare e chiede la solidarietà della sinistra. Sistema Toti, nuovi filoni d'indagine e c'è anche l'ipotesi di finanziamento illecito da parte dell'amministrazione di Esselunga Francesco Moncada e Maurizio Rossi, l'editore della testata Primocanale fa. (Repubblica TV)

"Piena e incondizionata solidarietà a Eugenia Roccella. Lo spettacolo andato in scena questa mattina è ignobile. Ancora una volta è stato impedito ad un Ministro di intervenire e di esprimere le proprie idee". (l'Adige)