TikTok e il bando USA: le voci sui potenziali acquirenti

Rockol ESTERI

A meno di una settimana dalla promulgazione della legge che impone a Bytedance di cedere le operazioni su territorio americano di TikTok, pena la chiusura della piattaforma negli USA, i media americani si interrogano su chi - eventualmente - potrà assicurare continuità al social utilizzato, oggi, da oltre 170 milioni di americani. Quasi sicuramente, concordano diverse testate di settore, non bisognerà aspettarsi colpi di scena da Meta o Google, con la prima già nel mirino dell’antiturst a stelle e strisce per le acquisizioni di WhatsApp e Instagram e la seconda impegnata in una battaglia legale con Dipartimento di Giustizia USA per le modalità tecnologiche con le quali sono gestite le inserzioni pubblicitarie: difficile che si facciano avanti anche il big dell’e-commerce Amazon o Microsoft, sempre per problemi legati a possibili preoccupazioni dell’autorità regolatrice dei mercati. (Rockol)

Su altre fonti

Apple ha dichiarato di aver rimosso WhatsApp e Threads dalla sua offerta di applicazioni per la Cina su ordine di Pechino, nel bel mezzo alle tensioni tecnologiche tra Stati Uniti e Cina, scrive il New York Times. (Start Magazine)

L'ente che regola Internet in Cina ha definito i servizi di Meta una minaccia alla sicurezza nazionale: per questo, per quanto non fosse d'accordo, Apple ha dovuto rimuovere WhatsApp e Threads dal proprio app store. (Inside Marketing)

Da più di un anno Joe Biden aveva promesso che avrebbe firmato una legge per mettere al bando TikTok negli Stati Uniti, nonostante all’interno del partito democratico e della stessa amministrazione non tutti fossero concordi con il presidente. (ilmessaggero.it)

A partire da oggi, 19 aprile, dagli Apple Store cinesi non sarà più possibile scaricare WhatsApp e Threads. L’ordine arrivato da Pechino, secondo quanto si apprende da media internazionali, è legato a ‘motivi sulla sicurezza nazionale’, mentre altre app Meta come Facebook, Instagram e Messenger sono ancora disponibili sugli Apple Store. (StartupItalia)

La libertà d'espressione in Cina subisce un'ulteriore restrizione: il colosso americano dell'hi-tech Apple si è trovato costretto a rimuovere non solo Whatsapp e Threads, entrambi della Meta di Mark Zuckerberg, ma anche Telegram, Signal e Line. (ilmessaggero.it)

La richiesta è del tutto simmetrica rispetto alle decisioni assunte dagli USA nei confronti di TikTok sempre in nome della sicurezza nazionale, e forse, in termini strettamente tecnici, non è del tutto infondata. (la Repubblica)