l trapper Baby Gang di nuovo in carcere a Milano

È di nuovo finito in carcere il trapper da milioni di follower Baby Gang, che si trovava agli arresti domiciliari con il braccialetto elettronico dallo scorso gennaio e con condanne in primo grado a 4 anni e 10 mesi per una rapina e a 5 anni e 2 mesi per una sparatoria nell'estate del 2022 in una zona della movida milanese. Lo ha deciso la terza Corte d'appello di Milano, davanti alla quale si terrà il processo per la sparatoria, rilevando una violazione degli arresti domiciliari. (La Stampa)

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Milano – È di nuovo finito in carcere il trapper da milioni di follower Baby Gang, che si trovava agli arresti domiciliari con il braccialetto elettronico dallo scorso gennaio e con condanne in primo grado a 4 anni e 10 mesi per una rapina e a 5 anni e 2 mesi per una sparatoria nell'estate del 2022 in una zona della movida milanese. (IL GIORNO)

Secondo i giudici avrebbe violato le prescrizioni dei domiciliari con la pubblicazione sui social di post legati alla promozione del suo nuovo album. (ilmessaggero.it)

Ancora guai per Baby Gang, a pochi giorni dall'uscita dell'ultimo attesissimo album. (Fanpage.it)

La notizia è apparsa nella pagina Instagram del trapper, che è gestita dai suoi manager. È finito nuovamente in carcere Baby Gang, il trapper da milioni di follower agli arresti domiciliari dallo scorso gennaio per una rapina e una sparatoria avvenuta nel 2022. (leggo.it)

Torna in carcere il trapper Baby Gang, all’anagrafe Zaccaria Mouhib. La Corte d'appello di Milano ha deciso il provvedimento di custodia cautelare per violazione degli arresti domiciliari disposti nei confronti del 22enne per aver sparato a un suo amico – tale si era definito la vittima – all’interno della propria abitazione la sera del 20 gennaio. (TGR Lombardia)

Secondo i giudici, il musicista avrebbe violato le prescrizioni dei domiciliari con la pubblicazione sui social di post legati alla pubblicazione del suo nuovo album. "Hanno appena arrestato Baby, questa volta l'accusa è di aver violato i domiciliari postando sui social". (la Repubblica)