Stellantis, debutto boom in Borsa: +7,6%

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La Stampa ECONOMIA

«Questo storico primo giorno di negoziazione delle azioni Stellantis – commenta Elkann – segna l’inizio di un’era di straordinarie opportunità per il nostro gruppo.

Tavares mette in rilievo come la quotazione di Stellantis sia stata sostenuta da più del 99% degli investitori.

Gli fa eco Tavares: «Questa fusione rappresenta 25 miliardi di euro di creazione di valore, è la conseguenza dell’accumulazione delle sinergie realizzabili. (La Stampa)

Su altre testate

Un primato che si conquista con le economie di scala e l’innovazione, non certo con il sacrificio di impianti o di lavoratori. Saranno proprio le dimensioni, spiega Tavares, a permettere al gruppo di evitare tagli, grazie a un’offerta che presto disporrà di 39 auto elettriche. (Forbes Italia)

Ci sono competenze, know how, ed un capitale paziente in Italia che può fare la differenza: investire nell’innovazione e inclusione per l’occupazione è la scelta della Fiom per affrontare il futuro in Stellantis. (Termoli Online)

Al momento in cui si scrive, le azioni Stellantis stanno scambiando a 14,13 euro a Milano, con un rialzo dell’1,86%. Stellantis è la società del momento: nella settimana del debutto in Borsa (a Milano, Parigi, New York) i riflettori di investitori e analisti restano puntati sul colosso dell’automotive. (Money.it)

Stellantis, gruppo automobilistico nato dalla fusione di Grupo PSA e Fiat Chrysler Automobiles (FCA), avrà nel suo portafoglio veicoli fino a 39 modelli elettrificati in tutto il mondo entro la fine del 2021, come tutte le nuove auto che lancerà sul mercato fino al 2025 avranno una variante di queste caratteristiche. (ClubAlfa.it)

Stellantis nasce un anno dopo l'annuncio iniziale, malgrado gli sconvolgimenti sociali ed economici senza precedenti causati dalla pandemia di COVID-19. In questo panorama in continua evoluzione, Stellantis "punta all’eccellenza" e a migliorare il benessere dei suoi dipendenti. (Vasto Web)

Toccherà a loro decidere le startegie per risolvere il problema di una possibile sovracapacità produttiva di Stellantis nel Vecchio continente. Per i dirigenti ex Fca vanno segnalati l’importantissimo ruolo di cfo andato all’inglese Richard Palmer e la responsabilità del Nord America appannaggio di Mike Manley (ex ceo di Fca), anche lui britannico. (Calcio e Finanza)