«Per un blocco da 10mila euro/t si paga in tasse massimo 67 euro. E a fronte di ricavi stratosferici»

«Per un blocco da 10mila euro/t si paga in tasse massimo 67 euro. E a fronte di ricavi stratosferici»
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La Voce Apuana INTERNO

CARRARA – L’inchiesta di Report non si ferma all’aspetto ambientale: quanto guadagnano gli imprenditori del marmo e quanto pagano di tasse? Quali equali sono i benefici della comunità? Sono le domande a cui i giornalisti di Rai Tre sono andati in fondo. Sono diverse le voci ascoltate. Matteo Venturi è il presidente di Confindustria di Massa-Carrara: “Il materiale che esce con una forma geometrica regolare è chiaramente più vendibile, più prezzabile rispetto un materiale rotto frantumato – spiega – i prezzi possono andare da poche centinaia di euro a tonnellata fino al blocco perfetto che va oltre 10 mila euro a tonnellata. (La Voce Apuana)

Ne parlano anche altre testate

CARRARA – Ma le Alpi Apuane sono un bene comune o di proprietà pubblica? I giornalisti di Report aprono il capitolo tormentato dei beni estimati. “Le Alpi Apuane sarebbero un bene dell’umanità e andrebbero tutelate – ricorda Sigfrido Ranucci in studio prima di lasciare la parola ai suoi giornalisti per il servizio – le associazioni denunciano, ma sono a loro volta denunciate. (La Voce Apuana)

Gli incidenti che ci sono stati negli ultimi dieci anni, mi spiace dirlo, ma purtroppo sono colpa dell'operaio. «Qua non fa niente, si fanno male perché sono deficienti. (Corriere TV)

CARRARA – «Ricordiamo nella nostra esperienza sindacale vari episodi accaduti, purtroppo, al monte. (La Voce Apuana)

Carrara, le parole choc dell'imprenditore del marmo: «I cavatori si fanno male perché sono dei deficienti»

Con queste parole, il capogruppo del Pd in consiglio regionale Vincenzo Ceccarelli annuncia l’adesione del gruppo all’iniziativa di protesta indetta dai sindacati, dopo le vicende che hanno seguito la messa in onda dell’inchiesta di Report sulla questione dell’estrazione del marmo nel distretto delle Apuane. (La Voce Apuana)

La mia rabbia nel definire alcuni comportamenti che possono a volte causare incidenti anche molto gravi è proprio perché, come tutti, penso che questi incidenti vadano evitati e prevenuti”. Inizia così la lettera di scuse di Alberto Franchi, presidente e ad della Franchi Umberto Marmi spa, impresa carrarina con 76 milioni di euro di fatturato, finito nell’occhio del ciclone dopo il fuorionda – trasmesso da Report nella puntata di domenica sera su Rai3 – in cui addossava la responsabilità dei numerosi incidenti nella cave di estrazione del distretto ai lavoratori. (Corriere Fiorentino)

Gli incidenti che ci sono stati negli ultimi dieci anni, mi spiace dirlo, ma purtroppo sono colpa dell'operaio. «Qua i cavatori si fanno male perché sono deficienti. (Corriere Fiorentino)