Rinnovo 2024 del Ccnl commercio, ecco cosa prevede e quali sono gli aumenti in busta paga

Lavoro e Diritti INTERNO

Una notizia attesa da più parti quella che vede in data 22 marzo l’ok delle parti sociali alla firma del rinnovo del contratto commercio scaduto nel 2019. Venerdì scorso infatti le sigle sindacali di Confcommercio, Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil hanno pubblicamente dichiarato di aver trovato un’intesa, in merito alla sottoscrizione del rinnovo del Ccnl settore Terziario, Distribuzione e Servizi (detto appunto del commercio). (Lavoro e Diritti)

Su altri media

Dal 31 marzo infatti lo stop arriverà anche per genitori con figli minori di 14 anni e lavoratori fragili. (Adnkronos) – Ultimi giorni di smart working nel settore privato. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)

Sciopero in alcuni supermercati (alimentari ma anche non alimentari) dell’Umbria il sabato di Pasqua. Dopo la rottura al tavolo di trattativa per il rinnovo del Contratto nazionale della Distribuzione moderna organizzata – scaduto nel 2019 e atteso da oltre 240mila lavoratrici e lavoratori dipendenti dalle imprese associate a Federdistribuzione (circa 4000 in Umbria) – Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs hanno proclamato una giornata di sciopero nazionale per sabato 30 marzo 2024. (TuttOggi)

Questa è la naturale conseguenza del meccanismo di scrittura delle causali dei rapporti a termine introdotto lo scorso anno dal Dl 48/2023. (NT+ Lavoro)

Filcams CGIL, Fisascat CISL e UILTucs hanno indetto per sabato 30 marzo uno sciopero del personale delle imprese che applicano il CCNL Distribuzione Moderna Organizzata (DMO), a seguito della rottura delle trattative con Federdistribuzione per il rinnovo del contratto nazionale, scaduto da oltre 4 anni. (Lecco Online)

A Palermo sabato 30 marzo dalle 9.30 alle 13.30 in via Ruggero Settimo (BlogSicilia.it)

"Le trattative per il rinnovo del Contratto nazionale della distribuzione moderna organizzata, scaduto nel 2019, sono arrivate a un punto morto. Questo contratto riguarda oltre 240 mila lavoratrici e lavoratori dipendenti dalle imprese associate a Federdistribuzione. (LaVoceDiAsti.it)