Divieto di fumo, la dittatura sanitaria continua

Nicola Porro INTERNO

Ci risiamo: con la solita vecchia scusa della tutela della salute della collettività il potere tende a restringere sempre più il campo delle libertà del singolo. Un modello già ampiamente rodato in epoca pandemica, allorquando per scongiurare il rischio di contagio si riuscirono a negare poco alla volta tutte le libertà fondamentali dell’individuo, e poi regolarmente riproposto per imporre al cittadino provvedimenti restrittivi delle libertà personali contrabbandati come necessari per la salvaguardia della salute pubblica. (Nicola Porro)

Se ne è parlato anche su altri giornali

E’ la stagione dei divieti di fumo da tabacco. Tutti intenti nobili per la salute, collettiva ed individuale. Torino dice che per fumare sotto i 5 metri di distanza occorrerà il consenso di chi è nel perimetro. (Aduc)

Stretta sul fumo negli spazi pubblici: dopo Torino anche Milano mette al bando le sigarette, puntando a diventare una città totalmente “smoke free” nel giro di un anno. (inItalia)

C'è un piccolo paese della Vallagarina, Volano (Trento), che dal 2021 limita il fumo anche all’aperto. Nel comune trentino, invece, tre anni fa la consigliera comunale Barbara Sessa lanciò con grande successo l’iniziativa Volanonfuma. (Corriere del Trentino)

La norma (che non è ancora ufficialmente in vigore) non consentirà di accendere una sigaretta né di svaporare per strada se non a una distanza minima di cinque metri dal fumatore passivo che staziona nei dintorni. (Corriere)

Nonostante il divieto di fumo anche in alcune aree pubbliche, i fumatori più accaniti avranno a disposizione apposite aree isolate, dove si possa garantire una distanza di almeno dieci metri dagli altri presenti. (METEO.IT)

Fumo, i divieti Milano si sta preparando per un cambiamento epocale: tra pochi mesi, la città sarà praticamente libera dal fumo, con una nuova legge che renderà impossibile accendere una sigaretta in strada. (Mitomorrow)