Al nord s'allarga la zona di restrizione per la peste suina africana

Caccia Magazine INTERNO

Cinghiali malati nel Parco del Ticino e in provincia di Parma: s’allarga la zona di restrizione per la peste suina africana. La malattia sta avanzando verso est, e i test di laboratorio hanno confermato che il virus della peste suina africana ha raggiunto anche il Parco del Ticino e il comune di Borgo Val di Taro, in provincia di Parma: il ministero della Salute ha dunque preso atto della revisione che la Commissione europea ha apportato al regolamento per il controllo della malattia e ha allargato l’area della zona di restrizione, introducendovi peraltro nuovi comuni in provincia di Milano (Caccia Magazine)

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Nei fatti, però, la misura sarà una prima, vera risposta all'urlo lanciato dagli agricoltori, impotenti di fronte alla furia distruttrice dei cinghiali. Formalmente, il provvedimento sarà giustificato dall'innalzamento dell'allerta per la diffusione della peste suina africana, virus che se si diffonde tra i capi allevati (magari usando come vettore un animale selvatico) rischia di mandare all'aria il comparto del prosciutto. (ilgazzettino.it)

Roma, 27 mar. – Avanza l’epidemia di Peste Suina Africana nel nord Italia. (Agenzia askanews)

Confagricoltura Emilia Romagna denuncia un nulla di fatto sul contenimento della PSA nelle zone di restrizione del piacentino. L'ordinanza del Commissario non si può applicare - scrive - perchè mancano le attrezzature necessarie. (BigHunter)

L’associazione Pro cinghiale Calabria, lo scorso 12 marzo, ha partecipato all’incontro tra il dirigente del settore Sanità veterinaria della Regione, Giorgio Piraino, e i sindaci dei comuni inseriti nella Zona di restrizione 2 per la… (Il Reggino)

Peste suina, Lollobrigida lancia l’allarme: “Agire in fretta, l’Europa deve vederla come una pandemia” BOLOGNA – “Dobbiamo sensibilizzare l’Europa che questa è una pandemia che va affrontata in termini generali evitando che alcune nazioni si avvantaggino dal blocco del mercato di altre. (Dire)

L’ultimo caso è di pochi giorni fa, a Calamandrana e va ad aggiungersi agli altri 12 già trovati nei mesi scorsi: 4 a Quaranti, 4 a Castel Rocchero, 3 a Mombaruzzo e 1 a Castelletto Molina. (La Nuova Provincia - Asti)