Inter, finalmente un mercato tranquillo? Le prospettive future

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L’Inter non vive un mercato tranquillo da tempo, forse anche troppo. Tante cessioni, poche certezze fino all’estate scorsa. Qualcosa dovrebbe cambiare però d’ora in poi. PASSATO – L’Inter non ha mai vissuto un mercato tranquillo negli ultimi anni. Da quando è arrivato Simone Inzaghi sono arrivate sempre cessioni in estate. Da Achraf Hakimi, che è stato il primo a salutare dopo lo Scudetto con Antonio Conte, a Romelu Lukaku e Christian Eriksen. (Inter-News)

Se ne è parlato anche su altre testate

Rispetto al 2019 c’è una positiva crescita dei posti di lavoro, + 700.000, che però risulta bassa se si considera l’ingente aumento della spesa pubblica per rilanciare l’economia e l’occupazione: rispetto al 2019 nel solo 2023 la spesa pubblica senza interessi è stata maggiore di circa 157 miliardi, ossia il costo di oltre 4 milioni di stipendi medi a tempo pieno. (ondanews)

Al netto della situazione di Stellantis e del suo indotto, prima di questo aprile terribile fra cassa integrazione e stop alla produzione, i dati di Unioncamere e ministero del Lavoro dicevano che in Piemonte le assunzioni erano tornate a salire e che ben il 31% dei nuovi contratti è a tempo indeterminato. (Torino Cronaca)

Leggi tutta la notizia Ieri Primo Maggio, Festa dei Lavoratori, in Italia e andato tutto come da copione, salvo contrattempi non rilevanti, messi in conto tra le varie e eventuali. (Virgilio)

Siamo in un circolo vizioso dove l’impoverirsi del lavoro alimenta e subisce a sua volta l’impoverimento dell’economia, del welfare e il declino demografico, con un calo previsto, in 6 anni, di 1 milione di persone in età da lavoro. (Vita)

LECCE – Se usciamo fuori dalla lettura retorica dei dati, che considerano occupato nell’anno anche chi lavora per 600 euro al mese con “contratti bugiardi”, quelli che troppo spesso troviamo al sud (tipo commessa inquadrata part-time per lavoro di facchinaggio, che però lavora full-time), nel giorno della Festa del Lavoro c’è ben poco da festeggiare. (Corriere Salentino)

I problemi atavici del nostro mercato del lavoro non si risolvono con un bonus di 100 euro una tantum annunciato alla vigilia del 1° maggio, Festa dei lavoratori. Dalle paghe da fame al mismatch tra domanda e offerta, ecco dove (e come) bisogna intervenire per cambiare rotta. (LA NOTIZIA)