Prezzi al consumo, Istat, a marzo stabili, inflazione +1,2% rispetto a 2023

gazzettadimilano.it ECONOMIA

Nel mese di marzo l’“inflazione di fondo”, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, resta stabile a +2,3%, mentre quella al netto dei soli beni energetici decelera da +2,6% a +2,4%. La dinamica tendenziale dei prezzi dei beni registra una flessione meno marcata (da -0,9% a -0,2%) e quella dei servizi è in lieve accelerazione (da +2,9% a +3,0%), determinando una diminuzione del differenziale inflazionistico tra il comparto dei servizi e quello dei beni (+3,2 punti percentuali, dai +3,8 di febbraio). (gazzettadimilano.it)

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Nel mese di marzo l’inflazione è ancora in crescita su base tendenziale annua, soprattutto a causa di discreti aumenti su alimentari, trasporti e altri beni e servizi, mentre a livello congiunturale si nota un leggerissimo calo guidato dalla contrazione delle utenze. (Comune di Modena)

Nel mese di marzo l’“inflazione di fondo”, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, resta stabile a +2,3%, mentre quella al netto dei soli beni energetici decelera da +2,6% a +2,4%. (Gazzetta di Salerno)

E’ quanto emerge dall’ultimo rapporto dell’Istat secondo cui su mese invece la variazione risulta nulla. Non arrivano buone notizie sul fronte economico in Italia visto che risulta in aumento l’inflazione. (business24tv.it)

La rilevazione del mese di fe... Lo ha certificato l'Istat precisando che l'indice nazionale dei prezzi al consumo per l'intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi ha fatto registrare una variazione congiunturale nulla e un aumento dell'1,2% su base annua. (Panorama)

In testa alla top ten delle più care d'Italia Rimini, dove l'inflazione è pari al 2,5%, la seconda più alta d'Italia dopo Brindisi (+2,6%), e si traduce nella maggior spesa aggiuntiva su base annua, equivalente a 679 euro per una famiglia media. (Il Messaggero Veneto)

Un sostegno all’inflazione si deve inoltre all’accelerazione dei prezzi dei servizi relativi al trasporto (+4,5% da +3,8%). La lieve accelerazione riflette l’attenuarsi della flessione su base tendenziale dei prezzi dei beni energetici (-10,8% da -17,3% di febbraio), sia per la componente regolamentata che non regolamentata. (Fiscal Focus)