200° anniversario della Nona Sinfonia di Beethoven, l'omaggio del Comune di Prato

Domani martedì 7 maggio si celebra il 200° anniversario della Nona Sinfonia di Beethoven e il Comune di Prato vuole rendere omaggio al Genio della Musica pubblicando l’esecuzione della Camerata strumentale e del Coro del Maggio guidati dal direttore Jonathan Webb, della Sinfonia n. 9 in re minore op. 125, registrata l’8 maggio 2015 al Teatro Politeama Pratese. La Nona Sinfonia è una partitura di circa 70 minuti di musica, che Ludwig van Beethoven scrisse tra il 1822 e il 1824 (notiziediprato.it)

Ne parlano anche altri media

Nella sala del Piermarini occupata in ogni ordine di posti, gli spettatori milanesi hanno dedicato lunghi e calorosi applausi all'orchestra diretta dal Maestro Riccardo Chailly, al coro guidato da Alberto Malazzi e ai solisti. (TGR Lombardia)

Il 7 maggio 1824, a Vienna, di fronte a un migliaio di persone, fu eseguita per la prima volta la Nona Sinfonia. Sono passati duecento anni da quel venerdì imperituro per la musica, in cui la personalità e il genio di Ludwig van Beethoven sono stati setacciati fin nel più intimo recesso. (Liberoquotidiano.it)

Sarebbe bastata solo questa a renderlo immortale: esattamente duecento anni fa, il 7 maggio 1824 a Vienna, veniva eseguita per la prima volta la Nona di Ludwig van Beethoven, la sua Sinfonia finale. Uno dei momenti supremi della musica, la sua summa. (Il Fatto Quotidiano)

Nei capelli di Beethoven la causa della sordità

Dirigeva il compositore, da tempo completamente sordo. Fin da subito quella partitura gigantesca per durata e numero di musicisti coinvolti – all’orchestra si sommano le voci di un coro e di quattro voci soliste per intonare i versi dell’Inno alla gioia di Friedrich Schi… (la Repubblica)

Max Klinger, “Monumento a Beethoven” (1902), realizzato con il fregio di Klimt per la mostra alla Secessione di Vienna, per i 250 della nascita del compositore. Nell’occasione Mahler diresse l’Inno alla Gioia (Avvenire)

Due ciocche di capelli di Ludwig van Beethoven potrebbero racchiudere la causa della sordità che tanto afflisse il compositore tedesco da quando aveva meno di 30 anni. (La Nuova Venezia)