Vaccino Gran Bretagna, ritardo seconda dose per vaccinare più persone: è polemica. E spunta l'opzione cocktail

Il Messaggero ECONOMIA

Cioè fare una prima dose a più cittadini possibili, senza badare al fatto che entro un numero prestabilito di settimane deve essere iniettata loro una seconda dose.

Con il vaccino Pfizer, la seconda dose dovrebbe essere inoculata normalmente dopo 21 giorni (28 per il vaccino Oxford/AstraZeneca).

La raccomandazione attuale nel Regno Unito è che le persone dovrebbero avere la seconda dose 12 settimane dopo la prima, tanto per il vaccino Pfizer quanto per quello Oxford/AstraZeneca. (Il Messaggero)

Su altre fonti

 Il piano vaccini slitta di 2 mesi. - BILANCIO CAMPAGNA VACCINI: 1.370.449 le somministrazioni effettuate fino a oggi in Italia, il 73,9% delle dosi complessivamente consegnate (1.853.475). (Avvenire.it)

E’ prevista per mercoledì 27 gennaio la prossima consegna di fiale di vaccino Pfizer presso l’Asst di Cremona, dove sta proseguendo la somministrazione della seconda dose al personale in servizio. (Cremonaoggi)

«Vaccinare tutti gli over 80 entro marzo — hanno spiegato il ministro Speranza e il commissario Arcuri sabato nell’incontro con i governatori — significa ridurre la mortalità del Covid del 70 per cento e l’impatto sulle ospedalizzazioni del 40-50 per cento». (La Repubblica)

Si attendono invece notizie sul farmaco prodotto da Moderna, "A noi dovrebbero essere consegnate 1800 dosi (prevista la doppia inoculazione quindi i vaccini sarebbero 900, ndr.) Ovvero copertura vaccinale dell'80% della popolazione vulnerabile e del personale medico entro marzo e del 70% della popolazione entro l'estate. (L'Unione Sarda.it)

In un primo momento, sembrava che l’Unione europea fosse riuscita a stipulare con Pfizer un contratto super vantaggioso. Molti governi sono quasi a secco di antidoti e, per questo motivo, si sono letteralmente infuriati con Pfizer. (Inside Over)

Il contratto firmato dalla Commissione europea con Pfizer, così come quelli siglati con le altre multinazionali impegnate nella produzione del vaccino, non prevede delle penali automatiche in caso di ritardi nelle consegne. (Il Fatto Quotidiano)