L’ex leader birmana Aung San Suu Kyi è uscita di prigione: trasferita ai domiciliari

L’ex leader birmana Aung San Suu Kyi è uscita di prigione: trasferita ai domiciliari
Il Fatto Quotidiano ESTERI

L’ex leader birmana Aung San Suu Kyi ha lasciato il carcere ed è stata trasferita agli arresti domiciliari. La decisione è legata all’ondata di calore che ha colpito il Paese, ha reso noto la Giunta militare al potere. In queste situazioni ai prigionieri più anziani, come la 78enne premio Nobel, vengono fornite “le cure necessarie”. Non è quindi chiaro se si tratti di una misura temporanea o di una vera riduzione della pena. (Il Fatto Quotidiano)

Ne parlano anche altre fonti

L'ex premier birmana Aung San Suu Kyi mentre parla a un meeting internazionale del 2019 - ANSA (Avvenire)

Giulia Mutti – Città del Vaticano “Nessun esponente delle forze democratiche crede che questo rilascio sia un tentativo di avvicinamento o di distensione del clima”, ha spiegato Cecilia Brighi, segretaria generale di "Italia-Birmania Insieme", in un’intervista a Radio Vaticana-Vatican News. (Vatican News - Italiano)

Dopo tre anni di carcerazione, Aung San Suu Kyi è stata trasferita ai domiciliari a causa del caldo torrido che sta colpendo il Myanmar. Aung San Suu Kyi è stata condannata a 33 anni per corruzione in un processo di natura politica. (LifeGate)

Birmania: Aung San Suu Kyi lascia il carcere per i domiciliari

Era il febbraio 2021 quando è arrivata la notizia del colpo di stato militare in Myanmar che ha portato a un vero e proprio conflitto civile tra arresti e uccisioni. (Elle)

L'ex capo del governo birmano Aung San Suu Kyi, incarcerata dopo il colpo di Stato del 2021, è stata portata fuori dalla sua cella e trasferita in una casa: lo riferisce l' AFP da fonte ufficiale. Secondo il portavoce della giunta, Zaw Min Tun, il premio Nobel per la pace, 78 anni, dovrà "ricevere cure a causa dell'ondata di caldo". (Sky Tg24 )

A quanto pare, si tratta di una misura adottata a causa di una forte ondata di calore che ha investito la Birmania. «Dato che il clima è estremamente caldo, non solo per Aung San Suu Kyi (ma) per tutti coloro che necessitano delle precauzioni necessarie, stiamo lavorando per proteggere in particolare i prigionieri più anziani dai colpi di calore», ha detto il portavoce della giunta militare al potere, il generale Zaw Min Tun. (L'Unione Sarda.it)