ECONOMIA, IN MARZO INFLAZIONE ANCORA IN CRESCITA — Sito Ufficio Stampa Comune di Modena

Comune di Modena ECONOMIA

Nel mese di marzo l’inflazione è ancora in crescita su base tendenziale annua, soprattutto a causa di discreti aumenti su alimentari, trasporti e altri beni e servizi, mentre a livello congiunturale si nota un leggerissimo calo guidato dalla contrazione delle utenze. L’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività (Nic) calcolato sul territorio comunale in marzo produce, infatti, una variazione positiva dello 0,9% su base tendenziale annua, e un decremento a livello congiunturale dello 0,1%, come emerge dai rilievi dello stesso indicatore, sulla base dei prezzi registrati in città dal servizio Statistica comunale secondo le disposizioni Istat (Comune di Modena)

La notizia riportata su altri giornali

Secondo dati Istat la capacità di risparmiare è peggiore anche di quella del 2012, quando c’era la crisi del debito. Le imposte correnti sono aumentate di 24,6 miliardi di euro (+10,7% rispetto al 2022), con un +10,2% per l'Irpef e un +23% per le ritenute sui redditi da capitale e sul risparmio gestito. (Sky Tg24 )

Nel mese di marzo l’“inflazione di fondo”, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, resta stabile a +2,3%, mentre quella al netto dei soli beni energetici decelera da +2,6% a +2,4%. (Gazzetta di Salerno)

E’ quanto emerge dall’ultimo rapporto dell’Istat secondo cui su mese invece la variazione risulta nulla. Non arrivano buone notizie sul fronte economico in Italia visto che risulta in aumento l’inflazione. (business24tv.it)

Non solo, quindi, delle città capoluogo di regione o dei comuni con più di 150 mila abitanti ma di tutte le città monitorate dall'Istat. L'Istat ha reso noti i dati territoriali dell'inflazione di marzo, in base ai quali l'Unione nazionale consumatori ha stilato la top ten delle città più care d'Italia, in termini di aumento del costo della vita. (Il Messaggero Veneto)

La stima preliminare era +1,3%. Lo rileva l'Istat, aggiungendo che l'accelerazione del tasso d'inflazione si deve principalmente all'attenuazione su base tendenziale della flessione dei prezzi dei beni energetici non regolamentati (da -17,2% a-10,3%) e regolamentati (da -18,4% a -13,8%) e, in misura minore, alla crescita di quelli dei servizi relativi ai trasporti (da +3,8% a +4,5%); per contro, registrano un rallentamento i prezzi dei beni alimentari non lavorati (da +4,4% a +2,6%), dei tabacchi (da +2,6% a +1,9%) e dei beni alimentari lavorati (da +3,4% a +2,8%). (Italia Oggi)

La dinamica tendenziale dei prezzi dei beni registra una flessione meno marcata (da -0,9% a -0,2%) e quella dei servizi è in lieve accelerazione (da +2,9% a +3,0%), determinando una diminuzione del differenziale inflazionistico tra il comparto dei servizi e quello dei beni (+3,2 punti percentuali, dai +3,8 di febbraio). (gazzettadimilano.it)