Tim, da Kkr offerta non vincolante per acquisto rete fissa

Adnkronos ECONOMIA

L'offerta riguarda una partecipazione in Netco, inclusiva degli asset e attività di FiberCop. Oggi il cda Tim ha ricevuto da Kkr un’offerta non vincolante per l’acquisto di una partecipazione in Netco, costituenda società coincidente con il perimetro gestionale e infrastrutturale della rete fissa, inclusivo degli asset e attività di FiberCop, nonché della partecipazione in Sparkle. Lo comunica l'operatore in una nota. (Adnkronos)

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Il fondo statunitense Kkr spariglia le carte in tavola sul futuro della rete unica di Tim e presenta un’offerta non vincolante per l’acquisto di una partecipazione in Netco, lo spin-off dell'ex monopolista di Stato che comprenderebbe la rete fissa, più Fibercop, società della fibra di cui il fondo a stelle e strisce e già socio, e Sparkle, che si occupa di cavi sottomarini. (WIRED Italia)

"TIM rimane aperta a valutare ogni eventuale alternativa che dovesse nel frattempo concretizzarsi, e continuerà nel dialogo con i propri stakeholders", sottolinea una breve nota al termine del CdA. (finanza.ilsecoloxix.it)

Tim: cda ha avviato esame sull'offerta di KKr sulla rete, possibili nuove riunioni (Il Sole 24 ORE)

Ci vorrà ancora un po' di tempo per conoscere il, dopo che il fondo infrastrutturale americano, già azionista in Fibercop, con una, ha presentato aun', inclusa Fibercop e Sparkle, ma ilriunitosi pe esaminarla ha deciso di"TIM rimane aperta ache dovesse nel frattempo concretizzarsi, e continuerà nel dialogo con i propri stakeholders", sottolinea una breve nota al termine del CdA. (Teleborsa)

Il fondo di private equity KKR ha presentato a TIM un’offerta non vincolante per la sua rete fissa, che comprende Fibercop e la partecipazione in Sparkle. L’offerta, secondo il comunicato, è relativa a una quota di partecipazione da definire, pur riconoscendo che l’acquisizione comporterebbe la perdita dell’integrazione verticale con Tim. (Wall Street Italia)

Le iniziative sono diventate più difficili a causa della riduzione dei finanziamenti pubblici tradizionali e dell'indebolimento delle condizioni economiche in molte regioni del mondo. "La portata della domanda globale di investimenti infrastrutturali è enorme. (La Stampa)