Il generale Roberto Vannacci candidato capolista della Lega, lo scontento del Carroccio a Nordest. Marcato rincara la dose: «Io avrei messo un veneto, lui non c'entra nulla con la nostra storia»

Il generale Roberto Vannacci candidato capolista della Lega, lo scontento del Carroccio a Nordest. Marcato rincara la dose: «Io avrei messo un veneto, lui non c'entra nulla con la nostra storia»
ilgazzettino.it INTERNO

Matteo Salvini scommette sul generale Roberto Vannacci come capolista in tutte le liste per la Lega alle elezioni europee e dal Veneto parte il borbottio di disapprovazione degli esponenti del Carroccio, un mormorio che rischia di diventare una protesta vera e propria. Ieri Massimiliano Fedriga ha dichiarato che voterà tre candidati friulani ed oggi rincara la dose Roberto Marcato, affermando che, se fosse stato per lui, il capolista sarebbe stato un veneto. (ilgazzettino.it)

Se ne è parlato anche su altre testate

Lo ha detto il presidente del Senato, Ignazio La Russa, intervistato da Bianca Berlinguer alla conferenza programmatica di Fratelli d’Italia a Pescara. “Ho già detto che non condivido le sue dichiarazioni, ma tra questo e criminalizzarlo c’è una differenza. (Il Fatto Quotidiano)

Il generale, candidato alle prossime elezioni con la Lega, ribadisce alcune idee già espresse in passato: "Mussolini? Uno statista". Il Pd: "Che vergogna" (LAPRESSE)

A 48 ore dall’investitura ufficiale come candidato capolista della Lega, Roberto Vannacci torna a far parlare di sè e scatena una bufera di polemiche con alcune dichiarazioni e proposte raccolte in un’intervista a La Stampa. (LAPRESSE)

Veneto, Roberto Ciambetti: «Vannacci? Ho letto il suo libro. Ma non lo voterò, lavoro per i veneti»

– “La realtà dei fatti smonta la narrazione della destra perugine che, dopo dieci anni di amministrazione e due campagne elettorali fatte sulla sicurezza, ora racconta di una città da libro delle favole e, invece, la Perugia di cui parlano non esiste mentre i problemi si. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)

Lo dice persino il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, solitamente attento a muoversi in punta di piedi. Sembra strano, ma anche i fedelissimi di Matteo Salvini ripetono la stessa frase: «Non è della Lega». (La Stampa)

L’«altro» Roberto, Ciambetti, presidente del Consiglio regionale, ha un altro stile, agli antipodi: parla a bassa voce ma certe risposte secche contengono altrettanto tritolo. Ognuno dissente a modo suo. (Corriere)