Vannacci in corsa per le Europee. I politologi: «Scelta che svela la debolezza leghista»

Vannacci in corsa per le Europee. I politologi: «Scelta che svela la debolezza leghista»
Il Mattino di Padova INTERNO

Dal sindacato del territorio al dopolavoro dell’Esercito. Dall’alabarda di Alberto da Giussano alla mitragliatrice MG 42/59. A memoria dei vecchi militanti pare proprio che per la prima volta nella sua storia quarantennale la Lega abbia tradito se stessa candidando una persona che non è nemmeno tesserata. È servito l’arrivo di un personaggio come il generale Roberto Vannacci per scardinare storia… (Il Mattino di Padova)

La notizia riportata su altri media

Loro, però, lo fanno per scaricare ogni respo… Tanti leghisti già non lo sopportano più, lo vedono come un corpo estraneo: «Roberto Vannacci non è della Lega», rivendicano con orgoglio. (La Stampa)

Ognuno dissente a modo suo. L’«altro» Roberto, Ciambetti, presidente del Consiglio regionale, ha un altro stile, agli antipodi: parla a bassa voce ma certe risposte secche contengono altrettanto tritolo. (Corriere)

Bufera dopo le frasi del generale dette in un'intervista rilasciata a La Stampa. Gli alleati della Lega prendono le distanze (LAPRESSE)

Europee, Vannacci propone classi separate per i disabili

Lo ha detto il presidente del Senato, Ignazio La Russa, intervistato da Bianca Berlinguer alla conferenza programmatica di Fratelli d’Italia a Pescara. Gli auguro di non avere figli, nipoti, parenti portatore di handicap”. (Il Fatto Quotidiano)

– “La realtà dei fatti smonta la narrazione della destra perugine che, dopo dieci anni di amministrazione e due campagne elettorali fatte sulla sicurezza, ora racconta di una città da libro delle favole e, invece, la Perugia di cui parlano non esiste mentre i problemi si. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)

Intervistato da La Stampa il generale Roberto Vannacci ribadisce alcune idee già espresse in passato e sostiene che Mussolini era uno statista, prima di aggiungere: “Non vedo perché sia necessario dotarsi della patente di antifascista per esprimere le proprie opinioni. (LAPRESSE)