Fondo per i Comuni: la ripartizione dei finanziamenti nel Brindisino

BrindisiReport INTERNO

I Comuni, per l’acquisto e per la distribuzione dei beni, possono avvalersi degli enti del terzo settore.

Nel documento è chiarito che i Comuni “possono destinare alle misure urgenti di solidarietà alimentare eventuali donazioni”.

“Nell’individuazione dei fabbisogni alimentari e nella distribuzione dei beni, i Comuni in particolare possono coordinarsi con gli enti attivi nella distribuzione alimentare a valere sulle risorse del Programma operativo del Fondo di aiuti europei agli indigenti (Fead)”. (BrindisiReport)

Su altre fonti

A Zerba (Piacenza), paesino che in base ai dati Istat è popolato da persone anziane, vanno 600 euro. Così vengono ripartiti i 400 milioni di euro con i quali i sindaci potranno fronteggiare l'emergenza Coronavirus distribuendo buoni spesa o generi alimentari e di prima necessità a chi ne abbia bisogno. (Leggo.it)

Si tratta di 4,3 miliardi di euro che anticiperanno il Fondo di solidarietà comunale (il 66% di quest'ultimo), più 400 milioni vincolati per le persone che non hanno i soldi per fare la spesa. Devi disattivare ad-block per riprodurre il video. (AvellinoToday)

Devi attivare javascript per riprodurre il video. Ogni Comune è quindi autorizzato all'acquisto in deroga al codice dei contratti di buoni spesa utilizzabili per l’acquisto di generi alimentari e di generi alimentari o prodotti di prima necessità. (Verona Sera)

I Comuni possono inoltre destinare alle misure urgenti di solidarietà alimentare di cui alla presente ordinanza eventuali donazioni, aprendo appositi conti correnti bancari. I buoni spesa saranno utilizzabili per l’acquisto di generi alimentari o prodotti di prima necessità (ad esempio presso gli esercizi commerciali contenuti nell’elenco pubblicato da ciascun Comune nel proprio sito istituzionale). (QUOTIDIANO.NET)

Ai comuni con popolazione da 5mila a 30mila abitanti e riconosciuto un contributo di 50mila euro. Ai Comuni è erogata la compensazione per la spesa sostenuta entro il 15 aprile 2020. (Youtvrs)

I primi cittadini del Nord, ma anche quelli di alcune regioni del Sud, parlano di «briciole», come nel caso di alcuni sindaci della Campania che accusano il Governo di avere assunto un ruolo pressoché di elemosiniere. (La Legge per Tutti)