Coronavirus, l'Italia rischia un calo tra l'1% e il 3% di Pil

Sky Tg24 ECONOMIA

È l'indicazione del Ref Ricerche, che indica una perdita tra i 9 e i 27 miliardi di euro.

Il coronavirus potrebbe avere effetti negativi sull'economia italiana stimati in un calo del Pil del Paese compreso tra l'1% e il 3% nel primo e secondo trimestre 2020.

Una contrazione del 10% del prodotto interno lordo in queste regioni vale un calo del 3% di quello dell'intero Paese.

Lombardia e Veneto sono le regioni più interessate che contano per il 31% del Pil. (Sky Tg24)

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A essere più colpite dal coronavirus, inoltre, sono Lombardia e Veneto: le regioni più produttive di Italia che, da sole, contano il 31% del Pil italiano. Una contrazione del Pil veneto e lombardo stimata intorno al -10% corrisponderebbe a un calo del -3% su scala nazionale. (Open)

La diffusione del coronavirus e lo stop alle attività che ne è conseguito rischia di costare carissimo alla nostra economia. Secondo il Ref Ricerche potrebbe portare a una diminuzione del pil italiano compresa tra -1% e -3% nel primo e secondo trimestre 2020. (La Repubblica)

Il guaio è che il primo decreto annunciato dal governo per le ‘zone rosse’ è troppo modesto e non basta né basterà. E’ lo stesso premier ad annunciare che “non ci fermeremo qui perché è alla crescita del Paese che bisogna, anche, lavorare”. (Tiscali.it)

L’impatto del coronavirus sull’economia italiana potrebbe essere molto significativo. “Una settimana di contenimento – commenta l’esperto di IG Italia – rimane a nostro avviso troppo breve per impedire l’accelerazione dei contagi”. (Finanzaonline.com)

È la stima del centro Ref ricerche, che spiega come gli effetti economici siano «legati all’evoluzione dell’epidemia e questo spiega l’incertezza sulle prospettive». Dalla somma ponderata risulta una diminuzione del PIL italiano compresa tra -1% e -3%. (Corriere della Sera)

Aritmeticamente, dunque, una contrazione del 10% del Pil in queste regioni vale un calo del 3% del prodotto dell’intero Paese. Aritmeticamente, spiega Ref Ricerche, una contrazione del 10% in queste regioni vale un calo del 3% del prodotto dell’intero Paese. (Il Fatto Quotidiano)