Meloni e la Liberazione: «Pose le basi per il ritorno della democrazia». Critiche da sinistra: «Via la fiamma dal simbolo»

Meloni e la Liberazione: «Pose le basi per il ritorno della democrazia». Critiche da sinistra: «Via la fiamma dal simbolo»
Corriere Roma INTERNO

Alle nove del mattino, insieme al capo dello Stato, ai presidenti del Parlamento, è sui gradini dell’Altare della Patria per partecipare alla deposizione di un corona di fiori in omaggio a tutti i caduti contro il fascismo e nella lotta di Liberazione. Giorgia Meloni affida il suo pensiero, dopo giornate di polemiche seguite al caso Scurati, ad un messaggio breve, asciutto, in cui riprende i concetti già espressi lo scorso anno in una lettera al Corriere. (Corriere Roma)

La notizia riportata su altri giornali

Ad accoglierlo anche il presidente del Consiglio Giorgia Meloni, il presidente del Senato Ignazio La Russa, il presidente della Camera Lorenzo Fontana. Dopo aver ascoltato l’inno nazionale, Mattarella ha deposto una corona di fiori al Milite Ignoto per celebrare la Festa della Liberazione. (La Gazzetta del Mezzogiorno)

Civitella Val di Chiana (Arezzo), 25 aprile 2024 – "Sono venuto, oggi, qui a Civitella, uno dei luoghi simbolo della barbarie nazifascista per fare memoria di tutte le vittime dei crimini di guerra, trucidate, in quel 1944, sul territorio nazionale e all'estero. (LA NAZIONE)

Ha visitato la chiesa dove cominciò la strage del 29 giugno 1944. «Sull'antifascismo è doverosa l'unità popolare»: questo è il messaggio che il Capo dello Stato ha voluto mandare per la festa della Liberazione che non è, a suo dire, una festa della libertà genericamente intesa. (ilmessaggero.it)

Mattarella a Civitella: “Per il regime pietà non prevista. Il 25 aprile data fondante, i partigiani veri patrioti”. Il discorso integrale

Il Capo dello Stato a Civitella Val di Chiana: "Senza memoria non c'è futuro" (LAPRESSE)

Marchio e contenuto di questo sito sono di interesse storico ai sensi del D. Lgs 42/2004 (decreto Soprintendenza archivistica e Bibliografica Puglia 18 settembre 2020) (La Gazzetta del Mezzogiorno)

Con questa citazione di Aldo Moro, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha chiuso il suo intervento per le celebrazione del 25 aprile a Civitella Val di Chiana, in provincia di Arezzo, che il 29 giugno 1944 fu luogo di un eccidio nazista di 244 civili. (La Stampa)