Ilaria Salis, negati i domiciliari e ancora in manette | Prima Ora di Giovedì 28 marzo 2024

Corriere della Sera INTERNO

Buongiorno. È successo ancora: Ilaria Salis è stata portata al guinzaglio, ammanettata mani e piedi in un’aula di giustizia ungherese. Scene inguardabili in uno Stato di diritto, che riaccendono lo scontro soprattutto in Italia, con la sinistra che accusa il governo di inerzia e il ministro degli Esteri Antonio Tajani che invita a non politicizzare la vicenda, per facilitarne l’esito positivo. Tra le altre notizie, l’offensiva governativa sulle scuole, con l’idea di introdurre nuove regole per limitare il numero degli studenti stranieri in ogni classe. (Corriere della Sera)

La notizia riportata su altre testate

A notarla per primo è Christian Raimo, il movimentista di sinistra che si presenta come il difensore unico dell'antifascismo. Uno che, per inciso, pochi minuti dopo avrebbe detto: "Io insegno a scuola e penso che sia giusto picchiare i nazifascisti", a proposito del caso di Ilaria Salis che proprio per l'accusa di aver partecipato al pestaggio di un esponente di estrema destra in strada a Budapest è in carcere in Ungheria da 13 mesi. (Liberoquotidiano.it)

La donna, detenuta in Ungheria con l’accusa di aver aggredito due militanti neonazisti, è arrivata stamani in Aula al Tribunale di Budapest per un’udienza, ancora in manette e catene, come era avvenuto a gennaio. (Quotidiano del Sud)

Questo ha deciso il giudice di Budapest nell'udienza che si è tenuta questa mattina, sostenendo il persistente rischio di fuga per l'insegnante 39enne. " Oggi abbiamo avuto due violazioni importanti, Ilaria è stata riportata in tribunale con le catene e poi hanno rifiutato i domiciliari nonostante avessimo fatto tutto quello che ci aveva chiesto di fare il ministero della Giustizia ", ha dichiarato il padre dell'imputata in collegamento dall'aeroporto Budapest con Piazza Pulita su La7. (ilGiornale.it)

Ennesima prova di foza con Orban". Tajani: "Non politicizziamo". (Repubblica TV)

Al processo c'erano sette parlamentari, nessuno della maggioranza". "A questo punto dovrò fare una chiamata al Quirinale per cercare di avere una mano dal presidente della Repubblica" Lo ha detto Roberto Salis, intervistato a Piazza pulita su La7. (Gazzetta di Parma)

"Non condivido la scelta di condurre una detenuta in catene: continueremo a protestare", perché non accada più: il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, lo ha detto nello studio di Bruno Vespa a Cinque minuti su Rai 1, parlando del caso Salis, l'insegnante italiana di 39 anni detenuta da oltre un anno in Ungheria con l'accusa di aver partecipato al pestaggio di alcuni attivisti di destra durante una manifestazione a Budapest. (Liberoquotidiano.it)