Attacco hacker alla San Carlo, l’impero dello snack: già diffusi nel dark web i primi passaporti e le patenti rubate

La Stampa INTERNO

Risultano trafugati anche documenti relativi al budget e alcuni documenti particolarmente sensibili come passaporti, patenti e documenti di identità di alcuni dipendenti.

Anche per questo, viene spiegato, San Carlo non è intenzionata a pagare alcun riscatto agli attaccanti.

Il gruppo di criminali informatici è chiamato gruppo Conti, piuttosto attivo in questo particolare tipo di attacchi, e ha già rivendicato l'azione sul proprio sito nel dark web. (La Stampa)

Su altri giornali

L'azienda italiana San Carlo, vera istituzione nel mondo delle patatine fritte e degli snack, è stata vittima di un attacco hacker. L'azione, rivendicata sul dark web da una gang di criminali informatici denominata "Gruppo Conti", è stata compiuta tramite un Cryptolocker - una forma di ransomware che infetta i sistemi Windows e cripta i dati della vittima. (Ticinonline)

Sempre secondo le prime informazioni sarebbero stati trafugati anche documenti relativi al budget e alcuni documenti particolarmente sensibili come passaporti, patenti e documenti di identità di alcuni dipendenti. (La Repubblica)

Da qualche giorno San Carlo è vittima di un attacco hacker di tipo cryptolocker. Il gruppo impiega centinaia di lavoratori e milioni di euro di vendite. (AGI - Agenzia Italia)

Gli hacker “Conti” chiedono riscatto alla San Carlo. A riferirlo è l’Agi, secondo cui all’azienda è stato chiesto un riscatto (verosimilmente in bitcoin, ndr). L’attacco hacker alla Regione Lazio. Lo scorso agosto a subire un attacco hacker, con malware Emotet inoculato, era stato il Centro elaborazione dati (Ced) della Regione Lazio (Il Primato Nazionale)

San Carlo, che ha confermato con una nota l'attacco, ha informato il Garante per la protezione dei dati e la Polizia postale, che sta indagando sull'accaduto. In una nota diramata dopo la pubblicazione dei dati in rete, San Carlo ha fatto sapere: “I nostri tecnici hanno riscontrato un’intrusione nei nostri sistemi informatici. (Wired Italia)

Il colosso alimentare, con sede a Milano, non ha dato seguito alla richiesta e ha presentato denuncia alla Polizia Postale di Milano Attacco hacker alla società San Carlo, leader nella produzione di patatine. (ilmattino.it)