Morti in carcere, l’allarme: “Un triste appuntamento settimanale”

Livesicilia.it INTERNO

La nota sui suicidi carcerari della Camera penale Serafino Famà CATANIA – Morti in carcere, un dato allarmante e un numero che alza sempre di più l’attenzione sulla situazione carceraria dei detenuti in Italia. Sono 30 i suicidi nell’anno appena trascorso, un valore della vita che vola via, che evidenzia disagio e si contrappone al concetto di recupero e qualità della vita da rispettare. Un dato che ha trovato il parere della Camera Penale di Catania Serafino Famà che ha voluto consegnare tramite il suo presidente avvocato Francesco Antille e il vice presidente avvocato Vittorio Basile. (Livesicilia.it)

La notizia riportata su altri giornali

Costruire nuove carceri, in Italia, «è molto difficile, ci sono tanti vincoli..». Di fronte all'emergenza sovraffollamento però - con un indice che sfiora il 129 per cento e la violenza che monta dietro le mura, tra suicidi in crescita e incidenti tra detenuti e agenti penitenziari - il governo si trova costretto a muoversi. (Certa stampa)

Questa prevede alle ore 12.00 – contestualmente alle altre regioni – la lettura dei nominativi dei detenuti e degli agenti di polizia penitenziaria che si sono suicidati, deceduti per malattia ed altre cause da accertare, in questo funesto 2024. (StrettoWeb)

Di fronte all’emergenza sovraffollamento però - con un indice che sfiora il 129 per cento e la violenza che monta dietro le mura, tra suicidi in crescita e incidenti tra detenuti e agenti penitenziari - il governo si trova costretto a muoversi. (ilmessaggero.it)

Cinque milioni per combattere il male oscuro di chi sta dietro le sbarre: parlano gli addetti ai lavori. (Avvenire)

Sono in corso i preparativi dei Garanti dei diritti delle persone detenute presenti in Calabria per l’iniziativa indetta dalla Conferenza nazionale dei Garanti territoriali delle persone private della libertà personale, che si terrà il prossimo 18 aprile, a distanza di un mese dall’appello del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. (Calabria 7)

Una tendenza che, se confermata, assegna al 2024 il titolo di anno nero per le strutture penitenziarie, superando anche il 2022 quando dietro le sbarre si uccisero 84 persone. A illustrare il dato in audizione sul Rapporto sulla situazione carceraria 2023 in commissione Diritti umani al Senato sono stati i volontari di Antigone, l’associazione “per i diritti e le garanzie nel sistema penale” che a breve presenterà il rapporto intitolato “Nodo alla gola” proprio per richiamare l’attenzione su quella che viene definita una “vera e propria emergenza”. (Il Sole 24 ORE)