Incognita Del Vecchio sull'assemblea Mediobanca

Milano Finanza ECONOMIA

Il sorpasso non avrebbe effetti sulla composizione del nuovo cda ma si presterebbe a molte interpretazioni, compresa quella di un raffreddamento dei rapporti tra il mercato e la merchant.

Ci sarà circa il 65% del capitale all'assemblea, che domani eleggerà il nuovo cda di Mediobanca.

Senza più Unicredit nel capitale e con Vincent Bolloré (5,6%) ormai lontano dalle vicende di Piazzetta Cuccia, nell'azionariato non ci sono più soci particolarmente forti. (Milano Finanza)

Su altri media

Domani il nuovo board si riunirà per la nomina di presidente e ad e per formare i comitati. (Il Sole 24 ORE)

Fatti e nomi nel corsivo di Michele Arnese, direttore di Start. “Se un astronauta dovesse leggere i giornali di oggi, scoprirebbe che Nagel ha fatto il pieno di voti e nulla cambia in Mediobanca. Tutto come prima, certo: ha vinto Nagel, bravo Nagel, evviva Nagel, quanto è bello e bravo Nagel. (Startmag Web magazine)

La seconda lista, presentata da Assogestioni in rappresentanza del mercato, conferma i due consiglieri di minoranza presenti nell’attuale consiglio di amministrazione, Angelo Gamba e Alberto Lupoi. Qualche delusione per Giuseppe Bivona, partner e fondatore di Bluebell, il banchiere avrebbe infatti gradito che Del Vecchio votasse i suoi candidati. (Milano Finanza)

Citi oggi alza il target price a Mediobanca da 7,20 a 8,50 euro (+18%) dopo l'esito dell'assemblea di ieri nella quale la lista presentata dal board uscente ha ottenuto la maggioranza dei voti. Intanto le rettifiche sui crediti sono salite da 65,1 milioni del 2019 ai 71,8 milioni dello scorso settembre. (Milano Finanza)

L’assise ha confermato gran parte del consiglio uscente, a partire da Renato Pagliato nel ruolo di presidente,...; Sono questi i due segnali arrivati dall’assemblea che ha eletto il nuovo board di Piazzetta Cuccia, la prima con Delfin oltre il 10% del capitale. (Milano Finanza)

Leonardo Del Vecchio sceglie la strada della prudenza, mentre il mercato si conferma a favore dell'attuale vertice di Mediobanca. Tanto più che l'autorizzazione ottenuta in estate dalla Bce consentirebbe già oggi a Delfin di spingersi fino al 20%. (Milano Finanza)