CPR a Diano Castello, il Giovani Democratici contro la decisione del Ministero

Riviera24 INTERNO

Si legge in una nota stampa - sia a livello territoriale sia nazionale, abbiamo sempre espresso la nostra contrarietà ai CPR, che non esitiamo a definire come luoghi dell’orrore. Inoltre, come ben ha affermato il Consigliere regionale PD Enrico Ioculano: l’inutile centro di permanenza per il rimpatrio è arrivato e a pagarne il prezzo sarà l’area del dianese”. Prosegue la nota stampa "Le nostre proteste non sono servite a molto, il governo Meloni, tramite il Ministro Piantedosi, ha scelto di imporre sul nostro territorio un Centro di permanenza per il rimpatrio (Cpr). (Riviera24)

Ne parlano anche altri media

" Abbiamo preso atto di quelle che sono le decisioni che ha preso il Prefetto di Imperia Valerio Massimo Romeo e forse anche il Ministro degli Interni , non siamo ancora convinti di questa decisione e ci batteremo in tutti i modi perché ciò non avvenga. (Primocanale)

La notizia che il primo Centro di permanenza e rimpatrio in Liguria sorgesse nell'ex caserma Camandone a Diano Castello ha creato un putiferio mediatico nel ponente ligure e in particolare tra gli amministratori del Golfo dianese al punto che il governatore Giovanni Toti ha contattato il ministro Matteo Piantedosi. (Primocanale)

“Leggiamo con attenzione le dichiarazioni dell’Assessore Marco Scajola () in riferimento al possibilità di creare un CPR nelle ex caserma Camandone di Diano Marina. (SanremoNews.it)

Colloquio telefonico tra il presidente della Regione e il ministro dell’Interno in relazione alla possibile realizzazione di un Cpr a Diano Castello, nell’imperiese. (SavonaNews.it)

Il Partito Indipendenza del Golfo Dianese esprime la propria posizione sulla decisione di istituire il Centro di Permanenza e Rimpatrio all’interno dell’ex caserma Camandone. Si tratta per il momento solo di una ipotesi, come affermato dal Ministro Piantedosi. (Imperiapost.it)

Tuttavia, non siamo convinti che questa sia la scelta più adeguata e riteniamo che sia nostro dovere impegnarci per evitare che ciò accada». Lo dichiarano Maurizio Pace e Gianfranco Catania di Indipendenza Golfo Dianese. (Riviera24)