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La decisione del prefetto di Imperia, Valerio Massimo Romeo, di realizzare un Centro di Permanenza e Rimpatrio (CPR) nell'ex caserma Camandone di Diano Castello, ha suscitato reazioni contrastanti. Nonostante l'accordo apparentemente raggiunto con il ministro degli Interni, ci sono coloro che non vedono questa come la scelta più adeguata.

"Indipendenza" del Golfo Dianese esprime preoccupazioni

Maurizio Pace e Gianfranco Catania, rappresentanti del gruppo "Indipendenza" del Golfo Dianese, hanno espresso la loro preoccupazione riguardo alla decisione. Secondo loro, è dovere del gruppo impegnarsi per evitare la realizzazione del CPR a Diano Castello.

Il governatore Toti e il ministro Piantedosi in contatto

La notizia della possibile realizzazione del primo CPR in Liguria a Diano Castello ha causato un grande clamore mediatico, soprattutto tra gli amministratori del Golfo Dianese. A seguito di ciò, il governatore Giovanni Toti ha contattato il ministro Matteo Piantedosi. Il ministro ha confermato che l'ipotesi di Diano Castello è una delle opzioni allo studio.

Fratelli d'Italia interviene sulla questione

Fratelli d'Italia ha espresso la sua posizione sulla questione, sottolineando che il governatore Toti aveva precedentemente dichiarato la disponibilità della Regione Liguria alla realizzazione di un CPR. Hanno inoltre sottolineato che l'Assessore Marco Scajola sembra non essere allineato con questa posizione.

La decisione di realizzare un CPR a Diano Castello ha generato un intenso dibattito. Mentre alcune parti sostengono la decisione, altre esprimono preoccupazioni e dubbi. La situazione rimane in evoluzione e richiede ulteriori discussioni e considerazioni.

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