Tesla, stop ai pagamenti in Bitcoin per le auto. Quale effetto sul prezzo della crypto?

Money.it ECONOMIA

Stando al tweet, un problema noto da tempo: l’uso di fonti fossili per il mining, un’energia che lascia un’impronta indelebile sull’ambiente

Tesla, stop ai pagamenti in Bitcoin: crollo della crypto. Ma riavvolgiamo il nastro.

Con un tweet il numero uno di Tesla ha annunciato oggi lo stop ai pagamenti in BTC per l’acquisto delle auto del colosso di Palo Alto, a poco più di un mese dal semaforo verde alle prime transazioni in moneta digitale. (Money.it)

Ne parlano anche altre testate

A dirlo, in tempi ancora non troppo sospetti, quando solo in pochi facevano uso di criptovalute, era stato il Guardian. Criptovalute, Bitcoin inquina troppa e Musk la bandisce. Elon Musk ha voluto portare all’attenzione dei suoi follower i potenziali rischi legati al mining e alle transazioni di Bitcoin. (Il Veggente)

L’esperto spiega quindi che “le criptovalute non hanno colpa. Sarebbe interessante fare un confronto”, prosegue Sartorelli ricordando che “dopo aver raggiunto quota 21 milioni di Bitcoin non se ne potranno produrre più. (LaPresse)

«Siamo preoccupati per il rapido aumento dell’uso di combustibili fossili per l’estrazione e le transazioni di Bitcoin, in particolare di carbone, che ha le peggiori emissioni di qualsiasi combustibile», è il tweet di Musk. (Corriere del Ticino)

Tesla non venderà alcun Bitcoin e intende utilizzarlo nel momento in cui ci sarà una transizione del mining a una forma più sostenibile di energia. Immediato l’effetto sui prezzi della criptovaluta, beneficiando anche della decisione di Tesla di accettare la criptovaluta per i pagamenti dei suoi prodotti. (Finanzaonline.com)

L’amministratore delegato Elon Musk, infatti, ha annunciato su Twitter la decisione dell’azienda di sospendere l’accettazione delle criptovalute nell'ambito della vendita delle sue elettriche, esprimendo riserve per l'impatto ambientale che queste transazioni implicano. (Quattroruote)

(LaPresse) – “Nel decreto ‘Imprese, lavoro, professioni’, che presenteremo la prossima settimana, lo Stato garantisce ai giovani gran parte del finanziamento necessario per l’acquisto della prima casa e ne abbatte gli oneri fiscali”. (LaPresse)