Autostrade, indagato l'ad Tomasi

L'HuffPost ECONOMIA

In una nota, Autostrade per L’italia fa sapere che Tomasi non avrebbe avuto nessuna competenza sulle barriere fonoassorbenti: “l’ad ha già avuto modo di chiarire ampiamente all’Autorità Giudiziaria la propria posizione.

Tomasi [...] ha chiarito che la sua partecipazione al Comitato Grandi Opere di ASPI avveniva solo con la finalità di presentare alcuni progetti di potenziamento della rete di cui, al tempo, aveva diretta competenza. (L'HuffPost)

Se ne è parlato anche su altri media

Quindi, non sarebbe indagato per il suo operato da ad della società, ma per una questione precedente. Nella nota viene sottolineata la massima collaborazione di Tomasi all’indagine, che avrebbe fornito ogni informazione utile durante l’incontro che si è tenuto lo scorso gennaio presso la procura di Genova. (ilGiornale.it)

L’inchiesta è iniziata a fine 2019, quando sulla tratta Rapallo-Sestri Levante della A12 si sono staccati alcuni pannelli anti-rumore. Toti: “Non ci resta che procedere per vie legali”. Dal canto suo, il governatore Toti avverte che “a questo punto non ci resta che procedere per vie legali”. (Il Primato Nazionale)

Lo si legge in una nota diffusa da Autostrade per l'Italia in merito alle notizie di stampa. Di tali progetti non hanno mai fatto parte le barriere fono-assorbenti oggetto di indagine - installate su 60 km su un totale di 3.000 km della rete Aspi - rispetto alle quali Tomasi non ha mai avuto alcuna responsabilità diretta o indiretta". (Rai News)

È stato interrogato come persona informata dei fatti a gennaio per l’acquisto di 30 milioni di pannelli fotovoltaici rivelatisi poi pericolosi. Genova «Il nuovo ponte di Genova ad Autostrade». (Corriere della Sera)

Al di là dell’avviso di garanzia all’ad di Aspi, dimostra una cosa sola: Autostrade non ne ha azzeccata una. La difesa di Autostrade: “Tomasi non ha nessuna competenza sulle barriere fonoassorbenti”. L’indagine, come si diceva, risale a sei mesi fa. (L'HuffPost)

Secondo quanto scrive Repubblica i reati contestati a Tomasi sono attentato alla sicurezza dei trasporti, frode in pubbliche forniture e disagi al traffico. Aspi: l’ad non aveva competenze sulle barriere. (Il Sole 24 ORE)