Covid: arriva la richiesta di un lockdown nazionale

La Legge per Tutti ECONOMIA

I pronto soccorso si stanno intasando – ha raccontato -, perché dopo la fase 1 molti reparti Covid sono stati smantellati e le persone si riversano qui.

«L’unica cosa che si può fare è chiudere tutto, un lockdown a livello nazionale – dichiara Bertolini -.

Il responsabile dei pronto soccorso lombardi, Guido Bertolini: «Situazione drammatica in Lombardia e non solo».

A rievocarlo, dalle colonne di Repubblica, è il medico Guido Bertolini, che coordina i reparti di pronto soccorso della Lombardia. (La Legge per Tutti)

Ne parlano anche altri media

La situazione nei Pronto soccorso è drammatica, non solo in Lombardia, ma ovunque a livello nazionale». L’epidemiologo dell’Istituto Mario Negri di Bergamo ha dichiarato all’Adnkronos che «l’unica cosa che si può fare è chiudere tutto, un lockdown a livello nazionale. (Open)

Sono proprio le strutture deputate alle emergenze ad essere vicine al collasso: "Ora bisogna chiudere – dice Bertolini – Siamo arrivati al punto che è necessario un lockdown. A dirlo all'agenzia di stampa Adnkronos Salute è Guido Bertolini, a capo del laboratorio di Epidemiologia clinica dell'Istituto di ricerca Mario Negri e responsabile del Coordinamento Covid-19 dei pronto soccorso lombardi. (Fanpage.it)

Se i pronto soccorso sono in una situazione quasi ingestibile, ed è così, quella sofferenza poi arriva a tutti i livelli. Siamo arrivati al punto che è necessario un lockdown. (Rai News)

L'appello al lockdown arriva dai pronto soccorso lombardi, portavoce Guido Bertolini, responsabile del Coordinamento Covid-19. Se i pronto soccorso sono in una. situazione quasi ingestibile, ed è così, quella sofferenza poi arriva a tutti i livelli. (IL GIORNO)

A lanciare l'allarme, raggiunto dall'AdnKronos Salute, è Guido Bertolini, responsabile del Coordinamento Covid-19 dei pronto soccorso lombardi. Coronavirus, in alcune zone della Lombardia "la situazione è vicina al collasso". (Today.it)

Se i pronto soccorso sono in una situazione quasi ingestibile, ed è così, quella sofferenza poi arriva a tutti i livelli. Accanto a questi malati, "molto più che a marzo e aprile quando eravamo in lockdown, vi sono malati non-Covid, critici e non". (Adnkronos)