Europee, la Lega conferma il simbolo con Salvini: in lista nomi civici, esponenti dell’Udc e forse Vannacci

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Approvato all’unanimità dal Consiglio Federale della Lega il simbolo che verrà utilizzato alle prossime elezioni Europee di giugno. Il logo sarà lo stesso delle ultime politiche, con il nome di Salvini sotto lo storico Alberto da Giussano. Lo si legge in una nota del Carroccio. “In fase di chiusura le liste, che saranno depositate il 30 aprile – prosegue la nota – con un numero di candidati che hanno dato la loro disponibilità ben superiore al massimo previsto, la presenza di diversi aspiranti europarlamentari civici e la collaborazione con l’Udc dell’amico Lorenzo Cesa in tutti i collegi. (StrettoWeb)

Se ne è parlato anche su altri giornali

La sempre più probabile candidatura alle elezioni europee del generale Roberto Vannacci continua ad agitare la Lega. L’ex ministro dell’Agricoltura Gianmarco Centinaio, ospite di «Un giorno da pecora», va giù molto duro per manifestare la sua contrarietà per altro già espressa: «Il mio entusiasmo per la candidatura di Vannacci? È a meno 2000…la mia opinione è nota: la Lega deve candidare leghisti, già uno che deve meditare se candidarsi o no non lo sceglierei mai. (Corriere della Sera)

"Ilaria ritiene di aver diritto ad un processo giusto che le consenta inequivocabilmente di dimostrare la sua innocenza. Lo spiega Roberto Salis, padre di Ilaria la donna detenuta da oltre un anno a Budapest, in un'intervista a Repubblica dove parla della candidatura della figlia per Alleanza Verdi e Sinistra. (L'HuffPost)

Di Marco Cremonesi VARESE — La grande paura è passata. La metà dei leghisti che domenica si trovano in piazza Podestà a Varese per festeggiare i 40 anni del partito, quando Matteo Salvini riparte per altre mete tira un gran respiro di sollievo collettivo: tutto è andato bene. (Corriere della Sera)

REGGIO CALABRIA – “Non ho mai nascosto di avere avuto contratti con altre realtà politiche, oltre che con la Lega”. “Non so ancora, comunque – ha aggiunto – se ci sarà un mio impegno in politica. (Quotidiano online)

“Io rispetto le scelte democratiche di tutti e quindi, se una persona che attualmente è purtroppo detenuta in Ungheria, vuole candidarsi con la sinistra in Europa, libera di farlo”, conclude Salvini. (StrettoWeb)

Peccato che il “bello della democrazia” in questo caso sia una sonora fregatura: in effetti non ci vuole una volpe per capire che la candidatura della Salis è una manovra del “nuovo soccorso rosso” per liberare la compagna da un processo che la vede alla sbarra insieme ad un certo modus operandi antifascista di eliminare gli avversari politici. (Il Primato Nazionale)