Ilaria Salis, il padre Roberto: «A questo punto mi rivolgerò al Quirinale»

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«A questo punto dovrò fare una chiamata al Quirinale per cercare di avere una mano dal presidente della Repubblica». A parlare è il padre di Ilaria, Roberto Salis, intervistato a Piazza pulita su La7. L’uomo si è collegato con la trasmissione di Corrado Formigli dall’aeroporto di Budapest, dopo aver assistito ad una udienza del processo nel corso del quale sono stati rifiutati i domiciliari alla figlia. (Open)

Ne parlano anche altre fonti

Il padre: "Trattata come un cane. Ma chi politicizza davvero? Si alza la tensione tra Mosca e Parigi. (Repubblica TV)

Una foto, in una cornice, piazzata da David Parenzo proprio al centro del tavolo intorno al quale sono seduti gli ospiti di L'aria che tira, su La7. (Liberoquotidiano.it)

Al processo c'erano sette parlamentari, nessuno della maggioranza". "Non so più cosa farne degli appelli al governo italiano", ha detto fra ancora Salis. (Gazzetta di Parma)

"Non condivido la scelta di condurre una detenuta in catene: continueremo a protestare", perché non accada più: il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, lo ha detto nello studio di Bruno Vespa a Cinque minuti su Rai 1, parlando del caso Salis, l'insegnante italiana di 39 anni detenuta da oltre un anno in Ungheria con l'accusa di aver partecipato al pestaggio di alcuni attivisti di destra durante una manifestazione a Budapest (Liberoquotidiano.it)

ROMA (ITALPRESS) – A Budapest il giudice ha respinto l’istanza di Ilaria Salis per ottenere gli arresti domiciliari. “Ilaria Salis – afferma la segretaria del Pd Elly Schlein – resterà in carcere a Budapest. (Quotidiano del Sud)

Senatrice, di nuovo le catene, di nuovo il guinzaglio. Nonostante il polverone sollevato dalla prima udienza, in Italia e in Europa. È soltanto il modo di trattare i detenuti in Ungheria o quello che sta accadendo a Salis ha un significato particolare? Ilaria Cucchi (Alleanza verdi-sinistra) è appena tornata da Budapest, dove ha potuto constatare di persona il trattamento che l’Ungheria di Orbán continua a riservare a Ilaria Salis. (Il Manifesto)