Intesa Sanpaolo, BNL e Unicredit: nuove truffe prosciugano i conti

Tecnoandroid ECONOMIA

Il corpo del testo è composto da una serie di frasi atte ad invogliarvi a premere un link interno, tramite il quale collegarvi ad un sito esterno, con la promessa che sia l’originale di Intesa Sanpaolo, Unicredit o BNL.

Coloro che sono in possesso di un conto corrente presso una banca, con possibilità di accedervi online tramite il cosiddetto home banking, devono assolutamente prestare la massima attenzione, in quanto il rischio di incappare in una truffa svuota conto è davvero elevato. (Tecnoandroid)

Ne parlano anche altri media

Le truffe ai danni dei clienti dei più importanti istituti di credito, come ad esempio BNL Intesa SanPaolo e Unicredit, sono ormai all’ordine del giorno. Esattamente alla pari di quanto vi abbiamo raccontato per le PostePay, anche in questo caso il problema è direttamente legato al cosiddetto phishing. (Tecnoandroid)

Il meccanismo sfruttato dai malviventi prende il nome di phishing e non cambia in relazione all’obiettivo finale, il furto dei dati sensibili. (Tecnoandroid)

In secondo luogo, si passerà alle banche di dimensioni via via più piccole. Se in passato questo compito oneroso era stato affidato al Redditometro, d’ora innanzi il medesimo incarico sarà prerogativa di un altro strumento messo in atto dal Fisco: l’Evasometro. (Tecnoandroid)

Questi dati personali non devono assolutamente essere trasmessi altrimenti, gli ideatori di questa truffa, prenderanno il totale possesso del vostro conto corrente. Bisogna comunque informare e mettere in guardia da queste frodi amici e parenti meno esperti del mondo online che potrebbero, per distrazione o inesperienza, trovarsi in pochi minuti il conto corrente irrimediabilmente svuotato. (Tecnoandroid)

COS’E’ ACCADUTO AL GRUPPO FERRARINI. Ma facciamo un passo indietro per capire come mai il gruppo emiliano – presente in 34 Paesi nel mondo tra cui Giappone, Stati Uniti, Hong Kong, Singapore e Thailandia – – si trovi in questa situazione. (Startmag Web magazine)

Purtroppo la “protezione” dei conti, almeno sotto questo punto di vista, non è legata alla buona azione dell’azienda, quanto all’attenzione del consumatore finale. (Tecnoandroid)