Presidi, maestra Ostia non abbia paura a denunciare

Presidi, maestra Ostia non abbia paura a denunciare
Il Messaggero Veneto INTERNO

"Invito a non avere paura e denunciare, tenendo presente che il contesto è particolarmente pericoloso e posso capire quindi il timore dell'insegnante". A dirlo Mario Rusconi, presidente dell'Associazione nazionale presidi (Anp) di Roma in merito all'aggressione della maestra a Ostia da parte della mamma di un alunno, moglie di un componente della famiglia Spada. Rusconi poi spiega che "se il fatto è avvenuto nel circuito scolastico deve essere denunciato dal preside come pubblico ufficiale". (Il Messaggero Veneto)

Su altre fonti

ROMA – Bagarre in consiglio municipale di Ostia, tema scottante all’ordine del giorno la vicenda della maestra aggredita dalla madre di un alunno legata al clan Spada. La polemica è aspra. (Dire)

Vorrebbe tenere bassa la notizia, fare chiarezza ma lontano dai giornalisti perché Ostia non è Caivano. (Secolo d'Italia)

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Ostia, Fagnani su caso Spada e bufera Municipio: "Lavoro insegnanti sia difeso sempre e da tutti"

– “Ho messo la faccia contro la criminalità organizzata e i clan, anche abbattendo delle loro proprietà utilizzando una ruspa davanti ai media. L’illegalità si combatte anche così, alla luce del sole, e le istituzioni hanno il dovere di dare l’esempio con coraggio e senza ambiguità. (Il Faro online)

Per la maestra presa a schiaffi martedì pomeriggio nel cortile della scuola di Ostia dove lavora come insegnante di sostegno sono momenti di tensione. È stata già sentita dai carabinieri del Gruppo e della compagnia di Ostia che indagano sull'aggressione portata a termine dalla madre di un alunno di 10 anni, moglie di un esponente del clan Spada. (Corriere Roma)

Font +: Stampa "Ovunque, ma a maggior ragione nelle aree più fragili del paese, la scuola resta l’alternativa più concreta e democratica ad un destino scritto da altri. Pertanto si auspica che il lavoro fatto dagli insegnanti, soprattutto nei quartieri dove la criminalità esercita una pressione maggiore, sia difeso e sostenuto sempre e da tutti; difendere il loro ruolo del resto significa consentire a tutti i ragazzi di costruirsi un futuro da persone libere, a prescindere dal cognome che portano". (OKMugello - News dal Mugello)